
La storia del bimbo barese di 7 anni affetto dalla sindrome ADHD (un disturbo da deficit di attenzione e iperattività), rimasto per questo motivo senza una classe, ha un lieto fine. Ad annunciarlo sono i suoi genitori che, tra le altre cose, comunicano anche la volontà di portare la vicenda in tribunale.
“Siamo felici di comunicarvi che nostro figlio è finalmente sereno – dicono i genitori -. È stato accolto felicemente in un’altra struttura scolastica, grazie alla sensibilità e alla buona volontà della sua dirigente ma sulla nuova scuola vorremmo che non fossero accesi i riflettori: il bambino non deve essere identificato e quindi rischiare di essere nuovamente bollato”.
“Abbiamo deciso però di non smettere di lottare, anche se ci costerà fatica e dolore, nelle sedi giudiziarie insieme al nostro avvocato – aggiungono – . Perché non accada più a nessuno. Perché di bimbi speciali come il nostro ce ne sono tanti. Perché sarebbe bello non dover usare il termine ‘speciale’ per spiegare una diversità ed utilizzarlo invece per tutti i bambini, perché possano essere speciali ognuno a suo modo”.
“Infine – concludono -, vorremo dedicare un ringraziamento speciale alla dottoressa Damaris Nobile, referente barese dell’associazione Aifa Onlus, per tutto il supporto che ci ha fornito: non solo in questa settimana ma da quando, ad agosto, ci siamo iscritti all’Associazione Italiana Famiglie ADHD”.