Dopo mille vicissitudini burocratiche, domenica 9 ottobre apriranno per la prima volta i “cancelli” del Bosco di Cancello Rotto, piccola area verde nascosta tra i palazzi. Promotore del progetto è l’associazione Terre del Mediterraneo, vincitrice del bando comunale “Rigenerazioni creative” che si occuperà di stimolare il coinvolgimento dei cittadini, attraverso dinamiche inclusive e partecipative.
“Tra pandemia e mille difficoltà burocratiche – racconta Rocco Labadessa, vicepresidente dell’associazione – possiamo finalmente dare inizio a questa fase di sperimentazione urbana. Nonostante la complessità di gestire un’area pubblica non edificata, ci siamo innamorati sin da subito di questa meravigliosa zona naturale, che in origine sarebbe dovuta diventare una prosecuzione di viale Gandhi. Ci piace l’idea di chiamare quest’ area come un bosco, perché è un’area chiusa tra i palazzi alti e, nel corso dei decenni, si sono create delle condizioni di microclima che hanno favorito un’evoluzione della vegetazione naturale che fa pensare proprio ad un bosco, anche se formalmente non lo è”.
Sabato 8 ottobre alle 17 ci sarà il primo incontro pubblico di presentazione del progetto, mentre domenica 9 ottobre dalle 10 al tramonto una vera festa di inaugurazione del Bosco (appuntamento nell’area comunale di via Cancello Rotto, di fronte al civico 28). A partire dalle 10:30, breve passeggiata naturalistica di esplorazione dell’area, Handlettering e realizzare dei cartelli a mano con Pigment Workroom, laboratorio sensoriale alla scoperta degli odori della natura con i Talenti del Gusto, un risveglio del corpo in armonia con gli elementi e i suoni della natura con Lovum APS. A pranzo pic-nic senza plastica e dalle 16 musica spontanea (il programma completo qui).
Terra del Mediterraneo, istituto per la conoscenza, la ricerca e la documentazione per l’ambiente, attraverso questo progetto vuole sensibilizzare i cittadini sull’importanza di preservare l’identità naturale di queste zone, contrastando la disinformazione. “Questo progetto rappresenta per noi una sfida importante- prosegue Labadessa- perché vogliamo far affezionare i cittadini alle caratteristiche naturali dell’area. Parlare di parco urbano per come è abituata la cittadinanza è fuorviante”.
L’idea è invece di mantenere l’area naturale così com’è. “Noi vogliamo conservare l’effetto selvatico di questa zona, perché a Bari scarseggiano i boschi urbani. Un’educazione importante anche per l’amministrazione comunale di modo che non punti esclusivamente alla valorizzazione del classico parchetto lastricato con le giostrine – continua – Inoltre, la riforestazione non è la soluzione a tutti i problemi. Non è piantando gli alberi che si risolve l’inquinamento urbano. Il nostro obiettivo è sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di preservare il valore della vegetazione naturale, in modo da far comprendere che ci possa essere un tipo di verde urbano e ugualmente fruibile. Stesso discorso per il Parco Gargasole, il vero valore di questa area non è quello di assomigliare a un parchetto cittadino, ma bisogna educare la cittadinanza ad apprezzarlo come pezzo di campagna”.
Nei prossimi mesi il Bosco di Cancello Rotto ospiterà tantissime attività e iniziative che avranno lo scopo di garantire la partecipazione attiva dei cittadini. “Il nostro obiettivo è far affezionare i condomini e la cittadinanza, rendendoli partecipi come attori del progetto -continua Rocco Labadessa – Per tutelare questo spazio abbiamo bisogno di garantire una vera partecipazione, questa è la nostra sfida, perché l’apertura di aree pubbliche è sempre un problema, in quanto si incorre spesso nel vandalismo. Il bosco di Cancello Rotto sarà uno spazio di integrazione e di relazione, fra cittadini, realtà sociali e culture diverse, un’area di ricongiunzione con la natura, con se stessi e con l’altro”.
Tra i vari programmi sono previste attività legate al benessere psico fisico, workshop e laboratori di arte. “Abbiamo previsto un vasto programma di attività all’aria aperta – conclude il vice presidente- che vedrà il coinvolgimento dell’associazione Lovum APS e Pigment Workroom. Inoltre, stiamo lavorando per chiamare lo street artist milanese DEM per fare dei workshop e un piccolo festival di landart, per diffondere arte pubblica e partecipata. Mentre con Talenti del gusto vorremmo realizzare laboratori sensoriali e inclusivi, attraverso la promozione e la valorizzazione delle eccellenze pugliesi”.