Il loro sound è quasi indefinibile, un caleidoscopio di colori e di stagioni, e proprio per questo hanno scelto un nome che fotografasse la contaminazione di generi. La band anglo-barese Stanton and the Seasons pubblica ‘End Song, il primo singolo tratto dall’album di esordio ‘Here from there’, che viene finalmente lanciato dalla casa discografica Sorriso Edizioni Musicali.
Paolo Fioretti, chitarrista del gruppo, racconta a Telebari che i colori dominanti della loro musica sono certamente il rock, il country e il soul. “Le nostre radici musicai trovano intreccio e sintesi in un linguaggio che ha un suono unitario, e che non è un patchwork di roba”, spiega Fioretti, “nelle canzoni, tutte in inglese, si alternano atmosfere diverse”.
Il britannico Ian Stanton, voce e chitarra, conosce Fioretti nel 1999 e i due cominciano a suonare, arrivando negli anni a coinvolgere gli altri componenti della band che oggi ne costituiscono l’attuale formazione: Marcello Laricchia al basso, Martin Baxter alle tastiere, e Gabriele Milella alla batteria.
Baxter e Stanton provengono rispettivamente da Londra e da Stratford-upon-Avon, la città d’origine di Shakespeare, e dopo aver girato l’Europa hanno scelto di stabilirsi a Bari, dove oggi insegnano inglese. Milella invece, il più giovane del gruppo, si è laureato da poco in fisica e al momento è in Germania per un dottorato, mentre Laricchia fa il commercialista e Fioretti ricopre il ruolo di docente di paleografia alla facoltà di lettere.
Il secondo singolo degli Stanton esce a luglio e sulle piattaforme digitali verranno diffusi anche due videoclip. La speranza, Covid permettendo, è quella di tornare presto ad ascoltarli dal vivo. “Amiamo rinnovare le tradizioni”, conclude Paolo Fioretti, che cita tra le influenze musicali Beatles, Rolling Stones e Bob Dylan, “non ci piace la musica dei fossili e non siamo imitatori, ma cerchiamo il nostro suono nella tradizione”.