Nel barese ci sono tante bancarelle dell’usato, conosciute da molti come mercatini “americani”, dove non si finisce mai di scovare deliziosi vestiti di seconda mano, scarpe e pezzi firmati, per tutte le fasce di età. Dal mercato del lunedì di via Napoli, al mercato di Poggiofranco del sabato, a via Salvemini il giovedì, le bancarelle dell’usato rappresentano per molti baresi un luogo di certezze: quello che non si trova in negozio, lo si troverà – quasi sicuramente – al mercato dell’usato, con pochi euro.
Il segreto è avere molta fortuna, ma anche arrivarci presto e accaparrarsi velocemente la merce buona, prima che arrivi la folla. “Al mercatino dell’usato di via Salvemini – racconta una ragazza, con in mano due buste piene di vestiti usati – trovo vestiti per la casa di alta qualità, mi durano tanti anni, per questo compro molto volentieri”. “Tutto è molto soggettivo – aggiunge una signora – io personalmente non trovo mai nulla, ma se c’è così tanta gente un motivo ci sarà”.
Raccontare la storia del mercato americano, nella sua bellezza intrinseca, non è semplice, in quanto da sempre affascina, intriga e raccoglie non pochi pregiudizi. Per sfatarne alcuni abbiamo parlato con i commercianti storici: Mimmo, Vincenzo e Salvatore. “Il mercato dell’usato è un pezzo di storia della nostra città- racconta Vincenzo- che si differenzia molto in base alla postazione. Ad esempio, il mercato di via Salvemini è più strategico in quanto vicino all’università ed è più facile da raggiungere con i mezzi di trasporto. Ovviamente con l’andare del tempo l’affluenza è cambiata non solo per i negozi, ma anche per noi, soprattutto con il sopravvento del commercio online. Tuttavia la nostra clientela continua ad essere molto affezionata”.
Mimmo ci racconta invece, che “il mercato di vestiti usati si è molto trasformato con l’andare del tempo, perché cambia la clientela e anche la materia prima adesso ha un costo molto elevato, e noi commercianti dobbiamo fare i conti con il cambiamento che è inevitabile per tutti. Si pensa erroneamente che vengano a trovarci solo giovani e persone bisognose, invece troviamo spesso persone anziane, molto ricche che vengono dalla mattina presto per trovare la merce firmata e di qualità”.
Salvatore conclude: “Al mercato del giovedì dell’usato vengono molte famiglie benestanti, perché ci sono tanti vestiti di alta qualità a poco prezzo che nei negozi non si trovano. Prima avevamo una clientela più variegata, soprattutto per il mercato del giovedì, adesso tutto sta cambiando. Ma è bello continuare a vedere gente ricca, senza pregiudizi, affidarsi alla nostra merce”.