Alla vigilia di Bari-Sampdoria, in conferenza stampa, ha parlato il direttore sportivo biancorosso. Queste le sue parole.
PROSSIMA PARTITA: “La prossima è una partita particolare, tutti insieme dobbiamo trovare le forze per fare bene. Ci troviamo in una posizione di classifica non felicissima, c’è un pizzico di sana paura che ci serve per alzare la soglia di attenzione. Adesso non serve la negatività. Io sono come un genitore, il Bari calcio è figlio di questa città e non si abbandona nei momenti di difficoltà. Dobbiamo restare tutti uniti per salvare la categoria, alla fine faremo i processi. Quando c’è unità da parte di tutti, diventa più facile raggiungere gli obiettivi. Quest’anno ho passato molte notti in bianco per trovare delle soluzioni”.
MOMENTO ATTUALE: “Ci troviamo a mezz’aria, è una situazione pericolosa. Tutti dobbiamo essere consci di questo. La squadra sta facendo di tutto per invertire questo trend e l’impegno non manca, ma domani dobbiamo fare risultato. Per noi e per la gente”.
VALORE DELLA ROSA DEL BARI: “Per me questa è una squadra forte. Al Bari non mancano calciatori di qualità, è chiaro che le squadre devono prima formarsi all’interno delle stesse. I risultati sul campo dicono altro e i problemi non mancano, ma non c’è uno spogliatoio diviso. Puscas? Lo riprenderei altre 100 volte”.
CARATTERE DELLA SQUADRA: “Io li vedo lavorare tutti i giorni e vedo una squadra che corre e lotta con determinazione. Queste caratteristiche le devi poi portare in campo però. Io non mi accontento, non fa parte del mio essere”.
FUTURO SUL PIANO PERSONALE: “Mi sento sempre in discussione. Analizzando il mio percorso credo di aver fatto più cose positive che negative in tre anni. Abbiamo una società sana e con giovani di proprietà. Poi ognuno può avere la sua opinione. Piano triennale? Costruiremo il futuro della squadra con Iachini e con tutti quei calciatori che hanno un contratto con noi”.
MESSAGGIO AI TIFOSI: “C’è poco da dire, dobbiamo dimostrare la bontà del nostro lavoro con i fatti. Io continuo a metterci la faccia, non mi tiro mai indietro. Devo svolgere il mio lavoro con le risorse che ho a disposizione. Sul mercato ho fatto il possibile, non ho a disposizione i fondi di Como e Palermo”.
ALLENATORI: “Abbiamo cambiato tanto a causa di diversi fattori, Marino ha provato ad invertire la rotta con un’altra idea di gioco. Poi la squadra era calata d’intensità. abbiamo preso Iachini che è un top in Italia e che può far giocare la squadra con diversi moduli. Di Cesare? Rimarrà con noi alla fine del suo contratto con un altro ruolo”.