Un 21% di procedimenti che finiscono in prescrizione una volta arrivati in Corte d’Appello. Un altro 5% rispetto a tutti i giudizi definiti che invece riguarda gli uffici di primo grado del Distretto di Bari. Sono alcuni dei dati che emergono dalla inaugurazione dell’anno giudiziario al Tribunale di piazza De Nicola: la consueta cerimonia che, oltre ad avere un valore simbolico, rappresenta un momento importante per fare il punto sullo stato della giustizia.
Tra i magistrati sono da sottolineare le parole del presidente della Corte d’Appello di Bari, Franco Cassano, che ha parlato di “contrazione dei diritti e delle libertà” da parte del legislatore e di una tendenza a sterilizzare i rischi penali per gli amministratori di aziende. In particolare, da sottolineare il riferimento alla riforma sull’uso delle intercettazioni, “indispensabili – ha detto Cassano – per le indagini”.
In sala era presente anche il viceministro Francesco Paolo Sisto, che sul tema ha sostenuto fermamente la linea del Governo: “Dobbiamo trovare nuovo equilibrio costituzionale che metta un argine all’invasività delle intercettazioni – ha detto – non temiamo le riforme che riequilibrano i diritti costituzionali, ma le proporremo con grande fermezza e convinzione con quel focus che è la tutela dei diritti dei cittadini”.
Un passaggio, infine, è stato dedicato al nuovo parco della Giustizia. Lo stesso Sisto ha garantito che vedrà la fase totale di progettazione nel corso del 2023, l’esecuzione del primo lotto arriverà invece nel 2025. Sul tema anche la presidente uscente dell’Ordine degli avvocati, Serena Triggiani, ha auspicato che il nuovo complesso venga realizzato nei tempi previsti.