Residenti in parte disorientati ed in parte inviperiti. Ha avuto questo effetto l’ennesimo cambiamento alla viabilità di Santo Spirito, la marina nord di Bari, deciso dall’ente comunale. Ultima in ordine di tempo è stata l’inversione del senso di marcia del primo tratto di via Conte Mossa, una delle traverse più importanti di via Napoli, l’ex strada statale 16 adriatica. Per decongestionarla, soprattutto nei fine settimana e nelle serate estive e primaverili, è stato infatti deciso di creare una opportunità per gli automobilisti di svoltare su via Conte Mossa, raggiungendo via Massari. Si potrà dunque risalire sino a metà e poi girare obbligatoriamente a sinistra. In senso inverso, i veicoli non potranno più raggiungere via Napoli da via Catino e via Lucca, ma avranno l’obbligo si svolta a destra.
Tutto per facilitare il traffico sulla ex statale, spesso congestionato per il senso unico di marcia imposto da un paio d’anni sul lungomare Cristoforo Colombo, nel tratto compreso tra la Torre di Argiro e via Udine ed in attesa che quell’area venga pedonalizzata. Molti residenti non hanno accettato di buon grado la scelta degli uffici comunali, paventando disagi e pericoli di incidenti, effettivamente sfiorati nelle ultime ore anche per indisciplina degli automobilisti e soprattutto di proprietari di bici elettriche e monopattini.
E se in via Conte Mossa si fa fatica a capire la doppia soluzione per il transito, preoccupa i santospiritesi anche il ritardo con cui in via Udine si stanno completando i lavori di rifacimento dell’ultimo tratto della strada e della piazzetta don Cosimo Stellacci. Anche quella è un’arteria di fondamentale importanza per il deflusso veicolare dal lungomare verso via Napoli e quindi verso tangenziale e quartieri centrali di Bari e momentaneamente non si vede la fine del cantiere.
Forse peggio va in via Lecce, via Barletta e via Trani, altre traverse e parallele della statale dove parcheggiare è ormai divenuta utopia. Una situazione di disagio perdurante nei residenti e nei commercianti del V Municipio, che potrebbe accentuarsi quando il lungomare sarà completamente interdetto al traffico veicolare. Senza grandi aree di parcheggio a monte, infatti, sarà difficile contenere l’afflusso di auto soprattutto nei weekend.
Un rompicapo non da poco per gli uffici comunali.