“Il 15 maggio, data in cui ricorre l’anniversario della Nakba, anche noi studenti e studentesse dell’Università di Bari ci siamo accampati nel nostro ateneo, portando qui i colori della bandiera palestinese per dimostrare ancora una volta la nostra solidarietà verso un popolo che resiste ormai da più di 70 anni. Dopo mesi di mobilitazioni, di interventi nel Senato accademico, siamo ancora qui a far sentire la nostra voce per denunciare fermamente la complicità che i nostri luoghi di cultura hanno con la filiera della morte”. Con questo post gli universitari di ‘Cambiare rotta’ hanno annunciato l’occupazione dell’Ateneo barese, per chiedere che sia fermato il massacro in Palestina, cominciata mercoledì 15 maggio e ancora in corso.
“La comunità studentesca si oppone a questa strumentalizzazione delle nostre menti, ma non solo: sappiamo che tutto ciò che sta accadendo non è che il frutto di un sistema politico che pone al primo posto le questioni di guerra”, scrivono gli studenti nella rivendicazione della mobilitazione. Oggi è arrivata dagli occupanti la solidarietà a Chef Rubio, aggredito ieri notte davanti alla sua abitazione. “Esprimiamo la nostra solidarietà a chef Rubio, aggredito dai sionisti ieri notte – il messaggio – Chef Rubio è sempre stato solidale con la causa Palestinese, ben prima del 7 ottobre, prendendo una posizione chiara, a differenza di questo governo e delle false opposizioni”.