“I fatti, purtroppo, evidenziano ancora una volta la spietatezza di chi non solo non prova rispetto per la vita degli animali, ma addirittura compie atti di crudeltà gratuita e deliberata. Questa giovane gattina è stata trovata senza vita a seguito di una serie di abusi inimmaginabili, subiti appena fuori dall’agriturismo dove da qualche tempo viveva libera e accudita dai proprietari della struttura. Da quanto è stato possibile capire, la micetta sarebbe stata percossa o addirittura presa a sassate perché era tumefatta. Ma il particolare più inquietante è che sarebbe anche stata infilzata con degli stecchini di legno in più parti del corpo”. Inizia così una nota della LNDC Animal Protection, una tra le più grandi associazioni italiane impegnate nella lotta a protezione degli animali, attiva sul territorio nazionale con oltre duemila volontari.
“Una serie di torture che fanno pensare a una mente malata e a un sadismo fuori controllo – commenta la presidente Piera Rosati -. Azioni compiute da una o più persone disturbate che devono essere fermate e rieducate, prima che continuino a uccidere altri animali o passino a commettere violenze sulle persone, sempre che non lo facciano già. Quando la gattina è stata trovata in queste condizioni terribili da parte del personale dell’agriturismo si era conclusa da poco una festa per un diciottesimo compleanno, quindi c’è la possibilità che a compiere questa brutalità sia stato qualche ospite dei festeggiamenti. Se così fosse, è bene precisare che non si tratta di una ragazzata – come spesso vengono definiti questi avvenimenti per minimizzarne la gravità – ma di un gesto efferato che, a maggior ragione se compiuto da una persona giovane, deve far suonare un campanello d’allarme molto forte”.
LNDC Animal Protection ha sporto denuncia e ha offerto il proprio supporto alle persone che accudivano ed erano affezionate alla piccola gattina, che probabilmente era anche incinta dato che non era ancora stato possibile sterilizzarla in quanto inizialmente era diffidente e non si faceva avvicinare. Chiunque abbia informazioni utili per risalire all’identità della persona o delle persone che hanno compiuto questa crudeltà può scrivere ad avvocato@lndcanimalprotection.org. “Identificare questa persona o queste persone è fondamentale perché quello che è successo è di una gravità da non sottovalutare. Spero davvero che chi sa qualcosa non si nasconda dietro il velo di omertà che spesso purtroppo caratterizza situazioni come questa. Anche se si tratta di un vostro amico o parente – conclude Rosati -, se restate in silenzio non gli state facendo un favore, anzi. Per arrivare a commettere atrocità di questo genere, vuol dire che si tratta di una persona che deve essere aiutata, prima di diventare un pericolo ancora maggiore per tutta la società”.