Il 31 marzo 1995 due colpi di pistola spezzano la vita di Francesco Marcone, il direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia – ministero delle Finanze, ucciso a soli 57 anni per aver denunciato un giro di corruzione. Sono passati 30 anni da quello spietato delitto di mafia che ha lasciato una ferita nella storia italiana; una pagina oscura, fondamentale da ricordare, che trova ora spazio sul grande schermo.
Si tratta del docufilm “Il sangue mai lavato”, presentato in anteprima nazionale nel corso della 16esima del “Bif&st-Bari international Film&Tv Festival”, al multicinema Galleria, alla presenza anche del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Il documentario, diretto dal regista Luciano Toriello, ricostruisce i fatti e il percorso tortuoso delle inchieste, attraverso trent’anni di materiale d’archivio e testimonianze intime dei figli di Francesco Marcone, Daniela e Paolo. Un’indagine serrata sulle vicende processuali, che vuole raccontare l’uomo dietro il servitore dello Stato, tentando di unire i puntini di questa storia intricata che, ancora oggi, non conosce una parola definitiva di verità e giustizia.