Il suono delle campane della Cattedrale metropolitana di Bari dedicata a San Sabino ha salutato con giubilo una notizia giunta nelle scorse ore: il Beato Carmelo De Palma, sacerdote barese, sarà tra i Santi dei Santa Romana Chiesa: lo conferma un decreto firmato da Papa Francesco. L’ingresso tra i Santi venerati dalla Chiesa Cattolica sarà sancito durante il prossimo Concistoro. Questo pomeriggio, 31 marzo, alle ore 18.00, tutte le campane delle parrocchie baresi suoneranno a festa per annunciare l’importante decisione del Pontefice, secondo la volontà di Monsignor Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari-Bitonto.
Carmelo De Palma nacque a Bari il 27 gennaio del 1876 ed entrò in seminario a Napoli nel 1899. Ma il legame con Bari non si perse e tornato nella sua città natale fu assistente diocesano dell’Azione Cattolica femminile, nonché indimenticato direttore spirituale del Convento delle Suore Benedettine di Santa Scolastica e degli Oblati ed Oblate di San Benedetto, oltre ad essere stato per un lungo periodo animatore dell’Unione Apostolica del Clero di Bari.
Ed è proprio Santa Scolastica un luogo strettamente legato alla sua santificazione. Il Dicastero per le Cause dei Santi ha infatti indicato nella guarigione di una suora in quel convento come principale miracolo attribuito a padre Carmelo De Palma. L’8 dicembre 2001, la suora venne colpita da un febbre a carattere influenzale, ma presto la situazione precipitò sino a compromettere il quadro neurologico cervicale, accompagnato da una stenosi del forame magno con conseguente compressione delle strutture bulbo-midollari che ha poi avuto gravi conseguenze invalidanti.
Nel 2003 le spoglie mortali di padre Carmelo De Palma furono traslate nel monastero di Santa Scolastica e, secondo quanto accertato dal Dicastero vaticano, il 1° giugno la religiosa ha avuto un improvviso miglioramento sino a riuscire ad alzarsi ed a riprendere a deambulare. Nonostante i ripetuti esami effettuati abbiano poi confermato la persistenza della pressione del midollo, non è stato riscontrato alcun effetto patologico e la monaca ha riacquistato la totale funzionalità degli arti.
La preghiera delle consorelle per l’intercessione del già Venerabile Carlo De Palma avrebbero condotto alla guarigione miracolosa della suora, nonostante la sua patologia persista e non vi è spiegazione scientifica alcuna al suo miglioramento.
Carmelo De Palma è un ecclesiastico che ha sempre avuto un forte legame con il monastero di Montecassino in Ciociaria, dove ci fu il suo primo incontro con il cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, benedettino e arcivescovo di Milano, col quale ebbe una corrispondenza epistolare lunghissima, da grandi contenuti teologici e spirituali, un vero e proprio patrimonio lasciato in eredità da don Carmelo.
Quando la Basilica di San Nicola nel 1951 venne affidata ai Padri Domenicani – specifica una nota diocesana – don Carmelo si dedicò alla direzione spirituale di sacerdoti, suore e seminaristi e al sacramento della riconciliazione instancabilmente, tanto da essere definito un “eroe del confessionale”, un altro aspetto che lo avvicina ad un altro santo pugliese, San Pio da Pietrelcina.
Il 24 agosto del 1961 morì, ma in tanti a Bari non lo hanno dimenticato, guida pacata ed insostituibile per tantissimi ecclesiastici, ma anche per molti fedeli che hanno avuto la fortuna di incontrarlo giovanissimi lungo il loro percorso. Col decreto di Papa Francesco si chiude un cerchio e San Carmelo De Palma sarà il Santo dei baresi vissuto nel ‘900, un riferimento importante per tutta la Chiesa locale da oggi in festa. Umiltà, preghiera, amore verso il prossimo e perseveranza nell’essere vicino agli ultimi i punti essenziali dell’eredità spirituale che lascia.