“C’è un collo di bottiglia importante che è dato dalla disponibilità del vaccino, le dosi sono poche e arrivano con il contagocce, quindi in certi casi abbiamo dovuto rallentare la velocità di somministrazione”. Lo ha detto questa mattina l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, durante una iniziativa di beneficenza per la consegna di giocattoli e dolciumi ai piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Presente anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro.
“Abbiamo avuto rassicurazioni – ha continuato Lopalco – che entro domani arriveranno tutte le dosi che ci erano state promesse per il 4 gennaio. Ad un anno dall’emergenza abbiamo finalmente l’arma che può sconfiggere il Coronavirus, dobbiamo avere pazienza e continuare in questa maniera, indossando le mascherine, mantenendo le distanze, dobbiamo rinunciare ai contatti sociali, agli abbracci, dobbiamo incontrare meno persone”. Lopalco ha garantito che in Puglia “si sta vaccinando a spron battuto in tutti i centri vaccinali pugliesi, non esistono feste, non esiste riposo. Si sta andando alla massima velocità”.
“Ma abbiamo buone notizie su altri fronti” della battaglia all’emergenza Coronavirus, “dopo Pfizer avremo a breve il vaccino Moderna e penso che anche AstraZeneca, che rappresenterà per l’Italia la vera svolta perché è il principale fornitore del governo italiano, riceverà presto l’autorizzazione Ema. Speriamo che febbraio sia mese della svolta”.
Infine, per quanto riguarda lo stato attuale dei contagi in Puglia, Lopalco ha sottolineato che “non ci sono allo stato attuale numeri da zona rossa” in Puglia, “però i criteri per classificazione sono stati cambiati e quindi sarà molto più facile passare in zona arancione e in zona rossa”. “Non ci sono numeri proccupanti – ha ribadito l’assessore – ma non dobbiamo essere preoccupati di una classificazione perché la classificazione dipende dal fatto che c’è un rischio. Non è una punizione – ha concluso – è semplicemente una questione di prudenza perché il virus sta circolando e lo dobbiamo bloccare”.