Un nuovo svincolo “Parco della giustizia”, al servizio delle caserme Milano e Capozzi, che ospiteranno gli uffici giudiziari. Un altro accesso a intersecare la statale 100, tra l’Ikea e il Maab, il mercato ortofrutticolo all’ingrosso. E ancora, ulteriori tre nuove uscite su via Caldarola, a Triggiano e Noicattaro.
La ‘nuova statale 16’ (in città meglio conosciuta come la variante della tangenziale di Bari nel tratto compreso tra Mungivacca e Mola) comincia a prendere forma, e lo fa dalle carte planimetriche diffuse dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, pubblicate in occasione del lancio del ‘dibattito pubblico’ che sarà seguito da una Commissione nazionale. La Statale 16 Adriatica (tronco Bari-Mola), infatti, è considerata un’opera ‘strategica’ dal Governo: costerà 585 milioni di euro, di cui 250 già finanziati con fondi Cipe.
L’Anas realizzerà a sud di Bari la nuova bretella a sei corsie per oltre 19 km, che partirà dalla tangenziale di Bari (tra Carbonara e Mungivacca) e passerà all’interno per Triggiano, Noicattaro e Mola, per costruire un’alternativa a un tratto attualmente del tutto insufficiente a garantire collegamenti rapidi e sicuri tra il nord e il sud della Puglia. Ora le planimetrie mostrano nei dettagli quale sarà il tracciato, spiegato nel video dall’assessore ai Lavori pubblici del comune di Bari, Giuseppe Galasso.
Il nuovo tracciato si svilupperà in direzione sud a partire dall’altezza di Carbonara (Circolo Tennis). “Da lì si allargherà rispetto all’attuale tracciato – spiega Galasso – verso l’entroterra, passerà tra l’Ikea e il Maab,il mercato ortofrutticolo all’ingrosso, ripiegherà in parallelo al futuro fascio di binari del Collo d’oca, percorrerà l’agro di Triggiano e Noicattaro per poi terminare a Mola”.
Lungo la variante sono previsti sette nuovi svincoli: accesso “Parco della Giustizia”, in corrispondenza di via Lagravinese e via Vassallo, all’altezza di via Fanelli (oggi non collegata direttamente alla tangenziale). A seguire in direzione sud, “Interconnessione con statale 100 zona “Mungivacca”. Poi svincolo “Caldarola” di raccordo fra il tracciato in progetto e via Caldarola (dove oggi c’è il depuratore), svincolo di “Triggiano“, in corrispondenza della provinciale 60 Triggiano-Torre a Mare (San Giorgio) e svincolo di “Noicattaro“, in corrispondenza della provinciale 57 Noicattaro-Torre a Mare. Infine uscita “Mola di Bari” e una nuova rampa di ingresso in corrispondenza dell’attuale connessione tra la statale 16 e la litoranea in località Mola di Bari est.
Forte l’impatto sul territorio barese e sul traffico in città. “Ikea e tutta l’area circostante saranno comprese entro la tangenziale, mentre attualmente si trovano all’esterno del perimetro – fa notare Galasso – ne trarranno ampio beneficio anche i residenti di via Scanzano, una stradella all’incrocio tra la 16 e la 100, che oggi sono costretti ad attraversare uno svincolo pericoloso per raggiungere casa”. Lo svincolo della statale 100 sarà trasformato in un’enorme rotatoria.
Il cantiere si svilupperà in tre fasi: si partirà dalla parte centrale tra Triggiano e Noicattaro, per poi proseguire in un secondo momento tra Noicattaro e Mola. Solo in terza battuta si lavorerà sull’agro di Bari.
In parallelo alla realizzazione della nuova bretella, saranno riqualificati i tratti di statale 16 già esistente – spiega ancora Anas nel dossier – con interventi volti alla “razionalizzazione delle viabilità locali limitrofe”. In particolare è previsto sulla strada attualmente operativa un nuovo svincolo “Ortomercato”, la riqualificazione della statale 16 esistente nel tratto compreso tra via Lagravinese (a servizio della futura cittadella della giustizia) e via Giovanni Amendola (prosecuzione della Statale 100 in ingresso e verso il centro di Bari), e anche dell’area a sud-ovest dell’Ikea. In provincia Anas annuncia di volere costruire una nuova complanare di collegamento tra la strada comunale Masserola e la Sp57 con connessione in corrispondenza del nuovo svincolo di Noicattaro.
Il cronoprogramma per la realizzazione dell’opera prevede ora l’apertura del dibattito pubblico, che dovrà recepire le osservazioni dei territori al dossier descrittivo e che dovrebbe partire entro gennaio. Poi il progetto definitivo, esecutivo e la gara.