Il colpo d’occhio è notevole e le novità non passano inosservate. Le gru svettano sulla strada ampliata e riqualificata, i cantieri privati incrociano gli ultimi scampoli dei lavori pubblici, che hanno trasformato il più importante canale d’accesso alla città dalla statale 100.
Via Amendola cambia volto. È ormai completato il grande intervento di raddoppio e riqualificazione della strada, con piste ciclabili, tre rotatorie e uno spartitraffico centrale colorato dai fiori. Il restyling ha fatto venire alla luce (arretrando i cancelli, smontati e ricostruiti) alcune bellissime dimore storiche. C’è, però, un altro aspetto che non sarà sfuggito agli occhi degli osservatori curiosi: sono centinaia i nuovi appartamenti in fase di realizzazione lungo il (nuovo) corso di via Amendola, da Mungivacca all’incrocio con via Capruzzi e via Oberdan.
Una novità confermata da Palazzo di città: gli uffici urbanistici, infatti, hanno rilasciato sette permessi a costruire come ‘Piani casa’, che prevedono cioè la demolizione di ruderi esistenti e la realizzazione di nuove palazzine, potendo aumentare le cubature per un massimo del 20 per cento. Si tratta per la maggior parte di vecchie fabbriche o capannoni dismessi – come quelli un tempo presenti all’altezza del Politecnico e delle sue segreterie – ora sostituiti dalle palazzine in fase di realizzazione. Oltre ai sette Piani casa (che comprendono aree verdi, servizi e opere di urbanizzazione), di fronte all’ospedaletto pediatrico Giovanni XXIII è pronto un altro complesso, che sarà affiancato da un nuovo parco, frutto di un accordo di programma precedente al primo mandato di Antonio Decaro. Le moderne costruzioni non passano inosservate: soprattutto sul primo tratto tra Mungivacca e viale Einaudi, forte è il contrasto architettonico con le ville storiche secolari.
Intanto il cantiere di ampliamento della strada è terminato, mancano solo all’appello quattro paletti pedonali, la segnaletica della pista ciclabile e le pensiline delle fermate dei bus. Via Amendola è ora ufficialmente a quattro corsie, con nuovi marciapiedi, tre rotatorie (viale Einaudi, via Laforgia, via Hahnemann), panchine e fontane, illuminazione a led, semafori eliminati almeno fino al ponte di via Omodeo.