Nel quartiere Madonnella è diventato il “marciapiede della discordia”. Quella che sembrava una semplice operazione di allargamento dello spazio destinato ai pedoni, sta dividendo residenti, consiglieri e commercianti. Un gruppo di cittadini annuncia la mobilitazione, la commissione municipale prepara un sopralluogo. Il caso è esploso con l’arrivo del cantiere di allargamento del marciapiede di corso Sonnino, nell’area vicina alla scuola Balilla e allo storico bar Viola, che ospita una serie di attività commerciali.
Il Comune ha trasformato il marciapiede su modello “bulb out”, come già fatto in altre strade della città, da via Melo a via Nicolai. “L’allargamento porta con sé tre migliorie – spiega il dirigente del Settore strade del Comune, Claudio Laricchia – in quanto riduce lo spazio di attraversamento pedonale, avvicinando i marciapiedi da una parte all’altra della strada. Inoltre consente alle auto che transitano di vedere meglio il pedone, che si trova almeno una decina di centimetri più in alto”. Terza conseguenza, “impedisce la sosta in corrispondenza dei cinque metri dall’incrocio, dove è appunto vietata per legge – continua Laricchia – Nello specifico, in quel particolare angolo il cantiere ha dovuto tenere conto della presenza di due traverse di corso Sonnino non in asse, ma sfalzate”. Stando ai calcoli del Comune – ribadisce Laricchia – l’intera operazione non costerà più di un paio di posti auto ‘legittimi’.
I lavori, però, non sono stati graditi da tutti, soprattutto da chi (prevedibilmente) solleva il problema della sottrazione di ulteriori posti auto, in un quartiere che già soffre la cronica carenza di parcheggi. “Ogni giorno trovare un posto è un’impresa”, tuonano alcuni residenti, che stanno organizzando un incontro e una “protesta pacifica”. Il caso è all’attenzione della commissione Lavori Pubblici del I Municipio.