Il giovane compositore e pianista pugliese, Massimo Albanese, venerdì 1° aprile terrà un concerto al centro culturale “Giuseppe Verdi” di Milano per esprimere la sua vicinanza all’Ucraina: la serata prende infatti il titolo di “Note per l’Ucraina”.
“Mi sono chiesto come in questo momento l’arte potesse essere d’aiuto, e cosa avrei potuto fare io nel mio piccolo”, dice Massimo a Telebari. Il cento per cento dei ricavi sarà naturalmente destinato all’emergenza profughi.
Nato a Bitritto ventidue anni fa, Massimo Albanese ha fatto concerti di Piano Pop Solo in tutta Italia: “non è musica classica, ma Pop New Age”, specifica. Dopo aver frequentato il liceo musicale “Don Milani” ad Acquaviva delle Fonti, suonando clarinetto e pianoforte, Massimo è stato ammesso al prestigioso Conservatorio “Giuseppe Verdi” del capoluogo meneghino, dove studia composizione.
Il suo talento è esploso anche grazie ad Instagram e alla visibilità data dai social network in generale, che gli hanno permesso di farsi notare persino dal team di Achille Lauro. Ed è grazie a Marco Canigiula, cantante e produttore, che è riuscito a firmare un contratto con la casa discografica romana Cantieri Sonori. “Comporre una melodia è un processo naturale, non è matematica, io scrivo musica ma senza parole, provo a comunicare qualcosa ma senza un testo”, spiega il musicista.
Racconta di provenire da una famiglia umile che non gli ha mai fatto mancare nulla, poiché studiare musica è un investimento non indifferente: “ci ho sempre creduto in ciò che faccio – ha raccontato a Telebari -, non sono ancora arrivato da nessuna parte e continuo a provarci ogni giorno per poter crescere sempre di più, perché voglio fare sempre meglio. Penso che gli ingredienti per realizzare cose importanti siano costanza, perseveranza, umiltà e una passione pazzesca”.
Ma quali sono state le sue influenze musicali? Massimo ha avuto innanzitutto un’impronta classica, per poi avvicinarsi al jazz, ma confessa di ascoltare di tutto, anche la musica commerciale. La sua musica è invece diretta ad un pubblico più ampio e deve essere fruibile per poter arrivare a tutti. “Quando si parla di pop si pensa a cantanti viventi, ma in realtà anche Mozart e Bach erano pop ai loro tempi, perché con pop io intendo popolare”.
Tra aprile e maggio prossimi, Massimo presenterà il suo disco, che uscirà assieme ad un libro di musica, il quale conterrà piccole prefazioni a cura di nomi conosciuti: per citarne alcuni Pierdavide Carone, il regista Enrico Vanzina e Angelo Calculli, manager di Achille Lauro. Arriverà a breve anche un tour nazionale, che probabilmente partirà in estate.
Massimo assicura che la prima tappa sarà proprio al “Don Milani”, a proposito del quale dice: “ci terrei a ringraziare la mia professoressa, Iole Costa, anche se definirla così è troppo riduttivo, che continua tuttora ad essere la mia guida”.
La docente di pianoforte classico ha seguito la sua evoluzione verso il pop, senza mai ostacolarlo ma spronandolo sempre più. “Mi ha insegnato a non smettere mai di studiare, perché studiando si può sempre migliorare”, è il messaggio che Albanese lancia attraverso la nostra testata, rivolto a chi vuole intraprendere il suo stesso percorso.