Una corona d’alloro per ricordare Michele Fazio, vittima innocente di mafia, ucciso 21 anni fa a Bari Vecchia, mentre faceva ritorno a casa. Oggi il sindaco Decaro ha deposto la corona in largo Amendoni, nel Borgo Antico, assieme ai genitori di Michele, Lella e Pinuccio, che hanno partecipato con i rappresentanti delle autorità civili e militari e delle associazioni che compongono il presidio di Libera Bari.
“Quella odierna è molto più di una commemorazione o un rito – ha dichiarato il sindaco Decaro – Per noi tutti è un appuntamento con la storia stessa di questa città, la nostra storia, che da allora ha intrapreso un percorso diverso, nuovo, collettivo. Sono trascorsi 21 anni da quell’episodio drammatico che ha sconvolto le vite di una comunità, che forse all’epoca era quasi sopita, troppo intimorita dai clan e dai loro traffici. A pagare con la vita fu Michele, che quel giorno aveva soltanto una colpa, quella di voler tornare a casa dalla sua famiglia. Una storia terribile, inaccettabile”.
“Da allora ne abbiamo fatta di strada insieme – ha proseguito Decaro – certamente grazie alla tenacia e alla forza di Pinuccio e Lella che da allora non si stancano mai di raccontare ai ragazzi cosa è accaduto alla loro famiglia e cosa potrebbe accadere ai nostri giovani che scelgono le vie facili e brevi della malavita. A loro va il nostro ringraziamento: sappiamo bene che parlare di quel giorno non è facile perché significa ogni volta rivivere quel dolore. Grazie a loro, che hanno scelto di restare e di continuare a raccontare quella tragedia e quel dolore, questa città è molto diversa da quella in cui purtroppo ha vissuto ed è morto Michele”.
“La storia di Michele ha segnato l’inizio di questo cambiamento, generando uno scatto d’orgoglio vero, autentico. Noi ora siamo responsabili di trasformare questo scatto in una maratona. Lo dobbiamo a lui, alle tante vittime innocenti di mafia, come Gaetano Marchitelli e Giuseppe Mizzi, e a tutti coloro che rischiano di fare una scelta sbagliata”.