“Stavano tutti dormendo, credo. A svegliarci è stata la violenta frenata e poi il botto, quando ci siano scontrati con le auto, prima di finire nella scarpata”. È questa la prima testimonianza di uno dei passeggeri del bus finito in una scarpata a causa di un tamponamento avvenuto all’alba di oggi sull’A16, all’altezza del comune avellinese di Vallesaccarda: un incidente, che ha visto coinvolte anche 5 auto, il cui bilancio al momento è di un morto e 14 feriti.
Il giovane, di Lecce, era diretto a Roma. Raggiunta la Capitale avrebbe dovuto raggiungere Firenze. Ha una brutta contusione alla spalla, come tanti altri passeggeri che erano con lui. Il pullman è partito ieri alle 23 da Lecce e sarebbe dovuto arrivare alla stazione Tiburtina della Capitale alle 7.
“Siamo vivi per miracolo”, racconta poi Biagio, luogotenente della Guardia di Finanza, anche lui a bordo del bus della Flixbus con i figli Gaetano e Martina, diretti a Roma per una breve vacanza. Parla a telefono con la moglie che da Copertino, in provincia di Lecce, chiede con apprensione rassicurazioni sulle loro condizioni di salute. Insieme ai figli è riuscito a trovare un varco verso l’esterno attraverso un vetro rotto.
Nella palestra del comune di Grottaminarda, dove dalle cinque di stamattina sono stati trasferiti 30 dei 36 passeggeri del bus, alcuni dei quali con lievi contusioni, sono in molti a dire di “aver visto la morte con gli occhi”. Carlino, partito da Lecce, è ancora scosso: “Mi sono aggrappato al sedile davanti tenendo le gambe alzate. È stata la mia fortuna: ho evitato che uno dei sedili scardinati in seguito all’impatto mi travolgesse”.