Notte di rilievi prima, di indagini poi. Gli uomini della squadra mobile della Questura di Bari, coordinati dalla Dda, sono al lavoro per provare a fare luce sulla morte di Raffaelle ‘Lello’ Capriati, figlio di Sabino e nipote del boss Tonino Capriati, ucciso con quattro colpi di pistola ieri sera in un agguato avvenuto a Torre a Mare. Il 40enne, scarcerato a fine agosto 2022 dopo aver scontato 17 anni per concorso nell’uccisione di Michele Fazio, è deceduto al Policlinico dove era stato trasportato in condizioni gravissime: proprio lì, nella notte, si sarebbero registrati momenti di alta tensione con parenti e amici della vittima.
I poliziotti hanno già compiuto perquisizioni e ascoltato proprio alcuni parenti di Lello Capriati, colpito con tre proiettili alla testa e uno alla spalla, sparati quasi certamente con un solo revolver da un killer che probabilmente era in sella a una moto.
Le indagini sull’omicidio, un’azione di sangue che potrebbe essere riconducibile all’attività criminale del clan, si concentrano ora su due aspetti principali. In primis quelli relativi agli spostamenti dell’uomo, avvenuti in auto, nei minuti che hanno preceduto l’agguato: da capire, dunque, come la Fiat 500 sulla quale viaggiava sia arrivata in via Bari. Il secondo aspetto, più delicato, riguarda l’eventuale presenza in auto di una donna: circostanza, questa, che sarebbe stata riferita agli inquirenti da alcuni testimoni. Una compagnia femminile che si sarebbe dileguata facendo perdere le proprie tracce.