Nei giorni scorsi a Casamassima, nell’ambito di un programma di controlli di Polizia alle imprese che si occupano di riparazioni dei veicoli a motore, è stato appurato che un’officina non aveva mai presentato istanza per l’attività di meccatronica all’albo delle imprese artigiane della CCIAA di Bari e per questo sono scattati i provvedimenti sanzionatori.
“Dal 5 gennaio 2024 – spiegano dalla Questura di Bari – è andata a regime la riforma sulla meccatronica entrata in vigore il 5 gennaio 2013, che ha previsto una proroga di 11 anni per consentire l’adeguamento ai requisiti richiesti per l’esercizio dell’attività di meccatronica (D.L. 122/92). Tale normativa, oltre alla presentazione di una SCIA alla CCIAA del capoluogo di residenza, richiede specifici requisiti tecnici professionali in capo al responsabile tecnico dell’officina, a tutela e garanzia sulle lavorazioni effettuate, in mancanza delle quali, le stesse sarebbero fonte di pericolo per la circolazione stradale e consequenzialmente per l’incolumità delle persone”.
Nello specifico, quindi, gli agenti della Polizia Stradale di Gioia del Colle, sorpresi nel verificare che l’officina di Casamassima fosse sprovvista delle autorizzazioni prescritte, hanno elevato una sanzione amministrativa pari ad euro 5.164,33 e hanno operato il sequestro amministrativo finalizzato alla confisca di tutta l’attrezzatura. Per ultimo, ma non meno importante, è stata anche elevata un’altra sanzione da oltre 4mila euro per la mancanza del registro dei rifiuti.