La polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Taranto, su richiesta della Procura, nei confronti di un infermiere 29enne di origine rumene, ritenuto responsabile del reato di cessione senza licenza ed illegalmente armi e munizioni ad altri soggetti. Secondo l’accusa, acquistava regolarmente in armeria un gran numero di armi per poi denunciarne il furto e rivenderle sul mercato nero a prezzi molto maggiorati. Le indagini della Squadra Mobile, con il coordinamento della procura sono partite l’anno scorso dopo l’arresto in flagranza da parte dei carabinieri di un 36enne tarantino trovato in possesso di alcune armi di cui era stato denunciato il furto dal giovane infermiere.
Lo scorso febbraio, la squadra mobile insospettita dal numero ingente di armi acquistato dal giovane in pochi mesi, aveva fatto un controllo di tipo amministrativo in casa sua. I famigliari avevano dichiarato che il giovane era fuori e che loro non avevano le chiavi per potere aprire le due casseforti contenenti le armi. La sera stessa, i familiari avevano poi segnalato il furto delle due casseforti. Secondo quanto accertato, il furto era stato simulato. Nella denuncia presentata dal giovane, si parlava del furto di 11 pistole, due revolver ed una carabina. Successivamente i carabinieri di Modugno, a seguito di perquisizione domiciliare e personale, hanno rinvenuto due delle armi denunciate rubate dal rumeno e detenute illegalmente, mentre i carabinieri di Taranto avevano trovato altre tre pistole che facevano parte del lotto di armi di cui era stato denunciato il furto.