Arrestato al porto di Bari, accusato di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione o al mantenimento in schiavitù o in servitù, nonché allo sfruttamento della prostituzione ed alla violenza sessuale aggravata. Un 49enne cittadino rumeno è stato fermato venerdì 21 marzo dalla Polizia di stato: era arrivato al mattino allo scalo marittimo di Bari, a bordo di una motonave proveniente dal porto albanese di Durazzo. Ai varchi di ingresso, è apparso nervoso, al punto da insospettire il poliziotto impegnato nelle verifiche documentali; il successivo riscontro ha permesso di accertare la sussistenza di due provvedimenti restrittivi a suo carico. Il primo emesso a seguito di sentenza della Corte di Assise di Perugia, in data 29 aprile 2010 e divenuta irrevocabile il 28 marzo 2011, per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione o al mantenimento in schiavitù o in servitù, nonché allo sfruttamento della prostituzione ed alla violenza sessuale aggravata (per fatti commessi dal febbraio 2005 al settembre 2006); il secondo emesso a seguito di sentenza del Tribunale di Perugia del 20 settembre 2010, divenuta irrevocabile il 28 marzo 2011, per il reato di rapina in concorso. Entrambi i reati sono confluiti in un unico provvedimento di cumulo pena disposto dall’ufficio Esecuzioni presso il Tribunale di Perugia in data 10 settembre 2014, che condanna l’uomo a una pena residua di 14 anni, 11 mesi e 27 giorni di reclusione, nonché ad una multa di 1.032 euro. Il 49enne è stato portato al carcere di Bari.