È morto dopo quindici giorni di coma, Damiano Bologna, il 50enne di Canosa di Puglia picchiato nella piazza centrale del paese lo scorso 13 novembre, picchiato per aver difeso una sua amica. Bologna era stato aggredito in piazza Terme da un 58enne, che pare da tempo avesse atteggiamenti persecutori nei confronti della donna. Bologna avrebbe difeso l’amica e sarebbe stato preso a pugni e gomitate dopo una colluttazione, uscendone privo di sensi con il volto tumefatto e gravi ferite al cranio. Bologna era stato ricoverato in condizioni molto gravi all’ospedale Bonomo di Andria, dove è deceduto.
Il suo aggressore si era dato alla fuga a bordo di una Jeep bianca, ma era stato rintracciato dalla Polizia, grazie alle telecamere di videosorveglianza e alle testimonianze dei presenti. Il sindaco di Canosa, Roberto Morra, ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali. “E’ deceduto questa notte il nostro concittadino intervenuto in difesa di una donna oggetto di molestie – ha scritto Morra sulla sua pagina Facebook – L’esempio di coraggio di chi è intervenuto in difesa di una donna si è trasformato in tragedia e purtroppo Canosa piange una giovane vita spezzata da un gesto di brutale violenza che si fa fatica a comprendere ma che dobbiamo unanimemente condannare. E’ necessario che la Città si fermi a riflettere sull’accaduto, un atto lontano dalla cultura e dal vivere civile della nostra comunità. In questo giorno così triste esprimo il mio cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia di Cosimo Damiano Bologna e, per il giorno delle esequie, ho disposto la proclamazione del lutto cittadino affinché tutta la Città si unisca idealmente al dolore dei suoi familiari”.
E’ ora accusato di omicidio preterintenzionale e non più solo di lesioni gravi Domenico Bellafede, il pregiudicato 36enne di Canosa di Puglia, arrestato perché ritenuto l’autore dell’aggressione. Il presunto aggressore era stato arrestato il 20 novembre, con le
accuse di lesioni gravi e stalking. Dalle testimonianze e dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza i poliziotti sono riusciti a ricostruire la dinamica dell’aggressione. La discussione sarebbe iniziata all’interno di un bar e poi degenerata all’esterno.
Bellafede avrebbe colpito il 50enne con un pugno e una gomitata in pieno volto facendolo cadere e battere violentemente la testa sull’asfalto, per poi fuggire in auto.