Ha atteso che la proprietaria di casa, un’anziana signora, uscisse dal proprio appartamento, per occuparlo abusivamente. Attraverso l’utilizzo di una fiamma ossidrica e di un disco flessibile per il taglio, una donna di 30 anni è riuscita ad appropriarsi di un’abitazione comunale di proprietà dell’Arca Puglia, al quartiere Japigia di Bari.
Con ogni probabilità, per entrare in casa, la donna si è fatta aiutare da altre persone, dato che per forzare il portone blindato è stato necessario l’utilizzo di un generatore elettrico per mettere in funzione gli elettroutensili.
Immediato è stato l’intervento della Polizia Locale che, giunta sul posto, è riuscita a sgomberare l’appartamento e a ridarlo all’Arca Puglia. A causa di questo episodio, infatti, l’anziana signora ha rinunciato all’uso dello stesso, trasferendosi da alcuni familiari. Nel frattempo l’abitazione è stata assegnata a un’altra famiglia, mentre la 30enne che l’ha occupata abusivamente è stata denunciata all’autorità giudiziaria.
“Questo genere di reato – fa sapere il comandante della Polizia Locale, Michele Palumbo – va perseguito con attenzione e perseveranza dalle Forze dell’ordine, in primis perché diventa una “vera e propria violenza” nei confronti di quanti aspirano ad una regolare assegnazione di un alloggio popolare e partecipano con dignità ai bandi periodici delle Pubbliche amministrazioni, ma soprattutto perché dietro ogni occupazione abusiva, spesso, si cela la regia sottesa all’acquisizione e messa in disponibilità dell’immobile pubblico da parte di soggetti criminali che svolgono in maniera organizzata tali attività illecite”.
Solo nel 2021 la Polizia Locale di Bari ha inviato all’autorità giudiziaria ben 69 informative di reato per occupazioni abusive di alloggi pubblici con 91 persone denunciate, mentre quasi la metà degli alloggi occupati è stato immediatamente liberato e restituito agli assegnatari o all’ente proprietario.