Aveva difeso una donna dalle avances di un 76enne: per questo un senza fissa dimora è stato accoltellato in piazza Balenzano, nel quartiere Madonnella, lunedì scorso. La Squadra Mobile della Questura di Bari ha ora individuato e arrestato l’aggressore, un 76enne pregiudicato, accusato di tentato omicidio. Gli agenti hanno dunque eseguito martedì 12 luglio un fermo di indiziato di delitto nei confronti di L.A., pregiudicato di 76 anni, ritenuto responsabile del tentato omicidio del quarantasettenne senza fissa dimora, avvenuto la mattina precedente.
L’aggressione aveva scosso l’intero quartiere Madonnella e sconvolto i volontari dell’associazione Incontra (che in piazza Balenzano distribuiscono ogni giorno pasti ai senza fissa dimora), che avevano raccontato a Telebari come la vittima, Nicola, fosse una persona molto buona e benvoluta da tutti. Ipotizzando che alla base dell’aggressione ci potesse essere proprio l’azione di difesa di Nicola nei confronti di qualche soggetto debole. La Polizia ha ricostruito la dinamica dei fatti e verificato quanto anticipato dai volontari: alle 11 circa dell’11 luglio, l’aggressore per futili motivi ha colpito la vittima con un violento fendente nella zona sottoscapolare destra, che ha intaccato anche organi vitali. Ricevuto il primo colpo, la vittima è fuggita, inseguita dall’aggressore che, brandendo il coltello insanguinato, ha tentato di raggiungerlo, per finirlo.
Tutto è accaduto alla presenza di numerose persone, a pochi metri dall’autosilo e dalla sede di un’associazione. Proprio la presenza sul luogo di numerose persone ha indotto, a un certo punto, l’aggressore a desistere e ad allontanarsi e, come se nulla fosse accaduto, a recarsi alla spiaggia di “Pane e pomodoro”, per qualche ora di relax. Al termine dell’agguato, il malcapitato è stato trasportato d’urgenza al Policlinico di Bari, dove è stato operato, sedato, e ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione.
Tra vittima ed aggressore si erano registrati, negli ultimi tempi, alcuni litigi, determinati dall’ossessione dell’accoltellatore per una donna, senza fissa dimora, che avendo rifiutato le sue avances, era stata aggredita; a difesa della malcapitata, era intervenuta la vittima che aveva affrontato, qualche giorno fa, il 76enne, che, per risposta, la mattina dell’11 luglio, aveva “lavato” l’offesa subìta, colpendo con premeditazione ed intento omicida la vittima, con un grosso coltello.
Subito dopo i fatti, nell’immediatezza, gli agenti della sezione “Omicidi” della Squadra Mobile hanno proceduto all’ascolto di numerosi testimoni e a recuperare le immagini di sistemi di video sorveglianza, che hanno confermato i dettagli dell’aggressione, consentendo di acquisire, a carico dell’indiziato, elementi inconfutabili posti a fondamento del fermo. Il fermo d’indiziato di delitto nei confronti di L.A. non è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari che però ha disposto la custodia cautelare in carcere, come richiesto da questa Procura della Repubblica di Bari.
La polizia ribadisce che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che l’eventuale colpevolezza dell’indagato dovrà essere accertata in sede processuale, nel contradditorio tra tutte le parti, con il rispetto dei diritti della difesa.