Domenica mattina, a Bari, la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino nigeriano di 38 anni, presunto responsabile del reato di violenza sessuale: alle 08 circa, i poliziotti della Squadra Volante sono intervenuti in via dei Mille, a seguito di una segnalazione giunta al 113 relativa a una violenza sessuale. Una donna di 48 anni sarebbe stata palpeggiata dal cittadino nigeriano che, subito dopo, si sarebbe allontanato. Seguito a distanza dal figlio della donna, è stato indicato agli agenti che lo hanno fermato e arrestato.
Durante le operazioni di identificazione, una seconda donna si è avvicinata agli agenti, riferendo che aveva riconosciuto l’uomo per colui che, intorno alle 7.30 della stessa mattina, in via Lattanzio l’aveva importunata. In particolare, il 38enne, attraverso il finestrino lasciato aperto, sarebbe entrato improvvisamente con l’intero viso nell’auto della donna, che spaventata e intimorita si sarebbe messa ad urlare mettendolo in fuga.
La donna, dipendente di un supermercato della zona, ha riferito inoltre che l’uomo, la sera precedente, avrebbe anche palpeggiato il seno di una sua collega durante il turno di servizio nell’esercizio commerciale.
Giunta sul posto, la terza donna ha confermato l’accaduto riferendo che il cittadino nigeriano sarebbe poi stato allontanato dai suoi colleghi. A conferma di ciò, sono stati acquisiti i filmati delle videocamere del circuito di sorveglianza dell’esercizio commerciale che hanno ripreso l’accaduto.
Una quarta persona, di passaggio su via dei Mille, ha riferito ai poliziotti che l’uomo, poco prima, avrebbe importunato due minorenni che sarebbero fuggite in lacrime.
Sulla base dei primi accertamenti, è stato riscontrato che trattasi di persona incensurata, non in regola con le norme che disciplinano il soggiorno di cittadini extracomunitari sul territorio nazionale.
Al termine degli atti di rito, l’uomo è stato portato nel carcere di Turi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, innanzi alla quale si terrà il giudizio di convalida ed il confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza dovrà essere accertata in sede processuale, nel contradditorio tra le parti.