In occasione del Santo Natale il centro storico di Gravina si trasforma nell’antica terra di Palestina: gli scenari mozzafiato e i paesaggi murgiani faranno da sfondo alle scene bibliche e alla ricostruzione storica degli antichi mestieri praticati in quell’epoca. Il percorso si snoderà tra i vicoli del quartiere Fondovito, per poi arrivare fino alla chiesa rupestre di San Michele delle Grotte.’Gravinae Nativitas – Antichi mestieri in presepe’ si svolgerà il 17 dicembre e il 5 gennaio a partire dalle 17.30, la fruizione dell’evento è completamente gratuita e non c’è bisogno di prenotazione.
Saranno ben 150 i figuranti che accompagneranno i visitatori in un viaggio mistico alla riscoperta della quotidianità biblica: alcuni di loro incarneranno i personaggi simbolo della Natività, ma non mancheranno anche contadini, popolani e artigiani. I primi dettagli di quello che sarà un quadro molto più ampio, si evincono dal video ‘teaser’ diffuso dal Comune, dei particolari che prefigurano una cura maniacale nella messa in scena del contesto storico. Impossibile tra l’altro non notare le immagini del meraviglioso Ponte dell’Acquedotto, che presto verrà sottoposto a lavori di riqualificazione.
“Nel nostro presepe vivente sarà possibile ammirare diverse scene con gli antichi mestieri, dettagliatamente ricostruiti non solo nei vestiti e negli oggetti, ma anche con la ricostruzione delle antiche botteghe di un tempo passato – spiega l’assessore con delega agli antichi mestieri, Maria Schinco – l’obiettivo è far rivivere la nostra comunità con le proprie maestranze. Un elogio ai mestieri e alla tradizione che hanno plasmato la cultura dei gravinesi, per ricordare che il Natale non è fatto solo di luci, colori e sfarzo, ma anche e soprattutto di memoria, e che l’umiltà dei lavori manuali ne rappresenta il vero spirito”.
Tra le associazioni che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, assieme al Comune: Corteo Storico Montfort, Passio Christi, Fortis Murgia, Na-ma-Stè Aps, Asso.t.Im, Confartigianato e Ente Pro Loco Puglia. La rappresentazione è inoltre coordinata da don Giovanni Bruno, rappresentante-coordinatore del clero di Gravina.