Di etica finanziaria si è parlato ieri mattina in Banca Popolare di Puglia e Basilicata. Presso la sede della Direzione Generale dell’istituto di credito altamurano, infatti, autorevoli esponenti del panorama nazionale sono intervenuti al Convegno organizzato da AS.SO.DIP, l’Associazione dei Soci Dipendenti. Una mattinata di approfondimento, riflessione e sensibilizzazione sul valore della finanza etica e sull’importanza della funzione sociale del credito. L’obiettivo è promuovere una cultura della finanza solidale perché si affermi e si potenzi una gestione del risparmio e del credito che rimetta le persone e i rapporti sociali al centro dell’economia.
Al convegno, moderato da Raffaele Nicoletti, presidente dell’ AS.SO.DIP., hanno partecipato in qualità di relatori Mario Anolli, docente di Economia degli Intermediari finanziari ed Etica della finanza dell’Università Cattolica Milano e don Rocco D’Ambrosio, Docente di Filosofia Politica dell’Università Pontificia Gregoriana di Roma.
Dopo l’apertura dei lavori da parte di Sergio Magarelli, direttore della sede di Bari della Banca d’Italia, si è sviluppato un tavolo di confronto per diffondere la conoscenza e la pratica dell’investimento sostenibile, con l’obiettivo di incoraggiare l’inclusione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nei prodotti e nei processi finanziari con gli interventi di don Giuseppe Creanza, rappresentante della zona pastorale di Altamura della Diocesi Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, Tonia Massaro vice presidente provinciale Confcommercio Bari – BAT, Pasquale Lorusso vice presidente nazionale Confindustria e Giovanni Colangelo, presidente Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti Puglia.
“Il seminario – spiega il presidente della BPPB, Leonardo Patroni Griffi – è stata un’interessante opportunità di confronto su una tematica così attuale e importante. Grazie al contributo dei relatori è emerso quanto sia necessario un approccio più coraggioso del processo di intermediazione, che si discosti dalle tradizionali logiche del profitto, dando al denaro un ruolo di strumento e non di fine per avviare processi di innovazione sociale”.