Ha affiancato artisti come John Legend, i The Roots e attualmente è la dj ufficiale di Lauryn Hill. Robyn Rogers, in arte dj Reborn, torna a esibirsi in Italia e lo fa a Bari, scegliendo il 12 marzo per portare la sua musica che parte da Chicago ma attraversa palchi e festival di tutto il mondo. L’occasione la riporta di nuovo davanti al pubblico pugliese che aveva già avuto modo di conoscere per esempio al Locus Festival nel 2019.
“Qui ho provato alcune delle cose più buone da mangiare, come la pizza – ha raccontato a Telebari – ma non solo, la gente qui è meravigliosa. Il pubblico ti dimostra di amare la musica, per questo penso sempre alla Puglia come a un posto meraviglioso. È una delle tappe a cui tengo di più in questo tour. Per quanto riguarda gli artisti con cui ho lavorato, confrontarmi con loro mi ha portato ad essere più sicura di me e più forte, mi ha dato ispirazione”.
L’impegno di Robyn Rogers, però, va ben oltre la musica, quale attivista per i diritti di genere e come fondatrice del community DJsforJustice, impegnata contro le discriminazioni razziali. A tal proposito la dj si è espressa anche su alcuni dei temi di discussione che in Italia hanno animato il panorama musicale italiano con il post festival di Sanremo, come la mancanza di cantanti donne tra i primi 5 classificati e sulle polemiche per il bacio tra Fedez e Rosa Chemical.
“Quello che è successo è abbastanza simile a ciò che avviene anche negli Stati Uniti in termini di uguaglianza – spiega -. Quando hai una grande competizione quello che è importante è che ci sia la giusta rappresentatività. È una gara. Non dovresti vedere la diversità di genere, di un’etnia o di un background, se hai 5 uomini tra i primi 5. Non è che una donna dovrebbe essere lì solo perché è una donna, ma perché c’è abbastanza talento”.
“L’importante è che tutti possono vedere se stessi rappresentati nel modo giusto – prosegue Robyn Rogers -. Quanto alle polemiche per quel bacio penso che a volte la politica abbia un punto di vista troppo ristretto. Siamo nel 2023, il fatto che le persone dicano ‘oh i bambini ti vedranno’ non ha senso. È auspicabile che i bambini vedano qualcosa di onesto invece che persone che fingono. Viviamo in un’epoca in cui le persone sono queer o gender fluid o non-binary”.
“Questa è solo la realtà del mondo in cui viviamo e le persone dovrebbero essere in grado di essere lì ed esprimersi liberamente sia in pubblico che in TV – conclude -. Non possiamo pensare che solo un uomo o una donna possano fare queste cose. Bisogna essere più aperti sul fatto che le persone siano libere di essere se stesse. Quindi, che tu sia un artista o solo una persona che si identifica l’arte, ma vuoi essere te stesso dovresti avere quella libertà. È importante nelle arti ed è importante nella vita”.