Il primo settembre le coste pugliesi si preparano a salutare l’estate con il consueto tuffo all’alba: un’antica tradizione che preserverebbe chi lo fa dai fastidiosissimi malanni invernali.
Leggenda vuole che i bagnanti debbano avere i piedi in acqua poco prima dello spuntare del sole, solo in questo modo ci si garantirebbe una salute di ferro per tutta la stagione a venire. Da Torre Canne a Monopoli, tutto è pronto per il fatidico avvenimento: in particolar modo a Monopoli si inizierà a festeggiare a partire da queste sera, quando alle ore 19 nella Biblioteca“Prospero Rendella” si potrà assistere ad un incontro-dibattito a cura del professore Achille Chillà. “Un approfondimento sulla tradizione del bagno in mare all’alba del 1° settembre ancora molto viva nel territorio di Monopoli e Fasano – dichiara il Comune – per indagare sulle origini antiche di tale rito da un punto di vista etnografico ed antropologico. L’iniziativa coinvolgerà il pubblico presente in sala e prevedrà la proiezione di alcune video-interviste”.
Alle 5.30 invece a Porta Vecchia andrà in scena uno speciale concerto di Stefano Di Battista Quartet, che farà rivivere i pezzi del grande maestro Morricone arrangiati in chiave Jazz, e terrà compagnia a tutti coloro che attendono con trepidazione la comparsa del nuovo giorno. Anche le spiagge di Torre Canne non saranno da meno: sono attese infatti numerose persone provenienti dall’entroterra, che da Alberobello, Locorotondo e Cisternino affolleranno il litorale per godersi gli ultimi momenti di mare e dare l’arrivederci all’estate 2023. E per scongiurare le terribili emicranie, non mancheranno di immergere la testa in acqua.
Sui gruppi Facebook di Torre A Mare poi, spuntano qua e là inviti rivolti a tutta la cittadinanza, che si ritroverà in Via dei Trulli alle 5.30 precise del 1° settembre, per congedarsi dalla stagione più calda dell’anno. Che siate scaramantici o meno, il tuffo all’alba è un momento imperdibile, un modo per crogiolarsi negli ultimi attimi di spensieratezza, prima di ricominciare la consueta e caotica routine che l’autunno porta inevitabilmente con sé.