Se i quadri potessero parlare, lascerebbero la parola ai protagonisti per permettere loro di raccontare la propria storia. La “Gioconda”, il capolavoro di Leonardo Da Vinci, ad esempio, prenderebbe vita per svelare in prima persona il mistero che si cela dietro il suo sorriso enigmatico. O magari il dipinto “L’urlo” di Munch spiegherebbe ciò che ha spinto l’artista più di un secolo fa a dipingere un uomo in preda a un attacco di panico.
Nell’ex Mercato del Pesce, in piazza del Ferrarese, quest’idea è diventata realtà, con l’esposizione di interattiva di quattordici opere “parlanti” che attraversano cinque secoli della storia dell’arte, dal Rinascimento alla Pop Art, con un focus dedicato a Vincent Van Gogh. “Art Revolution”, è la prima esposizione animata che dà voce ai capolavori artistici, grazie a un sistema digitale sviluppato dall’unità ingegneristica dell’agenzia Cube comunicazione, che utilizza la realtà aumentata, l’animazione 3D e l’interazione dell’intelligenza artificiale.
Per info su orari e tariffe (adulti 4 euro – minori 2.50 euro – gratuito bimbi con meno di 5 anni), qui. La mostra è aperta dal 6 dicembre fino a fine gennaio.