A Ruvo di Puglia, in questo periodo, si onora san Biagio, santo patrono della città e protettore della gola: lunedì 3 febbraio, infatti, andranno in scena le celebrazioni più simboliche legate al Santo. Il programma prevede le sentite messe, che si celebreranno nella Concattedrale, e la solenne celebrazione pontificale (alle 18.30). Un vero momento di gioia e aggregazione, per i tanti fedeli che affollano la città in questi giorni dedicati al loro patrono, che culminerà con la gremita processione dell’antica statua (risalente al Cinquecento) di san Biagio per le vie storiche della cittadina ruvese, e con lo storico bacio alla reliquia del santo, custodita in una teca, realizzata in argento, a forma di braccio con mano benedicente.
Il centro storico, come da tradizione, verrà animato dalle sonorità di varie bande musicali, pronte a dare alla giornata quel ricco tocco melodico. Non mancheranno il tradizionale lancio del pallone aerostatico e la suggestiva mongolfiera, realizzata grazie al contributo dell’amministrazione comunale, del comitato Feste patronali e della Pro loco. A san Biagio sono attribuiti numerosi miracoli: nel 1857 scongiurò una brutta epidemia che colpì la gola di numerosi bambini, mentre in un’altra occasione salvò un bambino dal soffocamento causato dall’ingestione di una lisca di pesce. Durante le messe, quindi, si esegue la famosa benedizione di nastrini colorati, i misurini, che vengono messi al collo dei bambini, come protezione della gola. Ma a Ruvo non è san Biagio senza i “freceduzze”: particolari tarallini preparati con acqua, farina, olio e vino bianco che raffigurano la mano benedicente, il piede, la mitra e il bastone del santo tanto caro ai ruvesi.
A Giovinazzo, invece, come da antica tradizione, san Biagio verrà omaggiato, sempre il 3 febbraio, con una serie di celebrazioni nella chiesa di San Giovanni Battista: alle 8.30 si svolgerà la recita del rosario, seguita alle 9 dalla celebrazione eucaristica, mentre alle 17.30 si terrà l’adorazione eucaristica, a cui seguiranno alle 18.30 la recita dei Vespri e la benedizione eucaristica; alle 19, invece, ci sarà la santa messa. Anche in questo caso, essendo san Biagio il protettore della gola, non mancherà la tradizionale benedizione della gola, dei pani e dei taralli.