
Gli ultimi a essere conquistati dai tesori archeologici, dal pane e dal vino della Murgia sono stati due paleontologi e geologi, rappresentati dell’Unesco, inviati dall’organizzazione internazionale nella terra delle gravine per valutare la candidatura del Parco Nazionale dell’Alta Murgia come sito tutelato e patrimonio dell’umanità. Un traguardo che non nasce dal nulla, ma è il coronamento di un percorso di ribalta internazionale di angoli di Puglia ancora tutti da scoprire, che ha visto l’Alta Murgia protagonista del numero di National Geographic Italia dedicato ai Neanderthal (con “l’uomo di Altamura” in copertina della prestigiosa rivista), e – ancora – la Via Appia conquistare la medaglia d’oro della Best of the World list del National Geographic Traveller’s.
La Puglia piace tutta, e piace tutto l’anno. Con i riflettori degli osservatori, degli stakeholders, dei turisti e della stampa internazionale sempre più accesi sulle ‘chicche’ della regione non ancora totalmente mainstream. Da tempo il tacco d’Italia è inserito (solo per citare un dato) tra le “mete preferite” degli utenti di Booking, portale di prenotazioni on line: Puglia, Salento e Isole Tremiti sono nella top 20 della classifica per presenza e gradimento di strutture.
Le prenotazioni sono distribuite nei 12 mesi dell’anno, e non solo concentrate nella stagione estiva. La conferma di una percezione diffusa, arriva dai numeri. A ottobre il traffico sugli aeroporti pugliesi ha registrato un (ulteriore) aumento dei flussi: i passeggeri in arrivo e partenza da Bari e Brindisi sono stati 886mila (597mila su Bari e 288mila su Brindisi), con un incremento del 18.6% rispetto allo stesso mese del 2019. L’ottimo risultato di ottobre, in linea con l’andamento costante registrato per tutto l’anno sui due scali, fa sì che tra Bari e Brindisi si sia superata la soglia degli 8 milioni di passeggeri nel 2022.
Importante il dato relativo al traffico del ponte di Ognissanti, con 130mila passeggeri in partenza e in arrivo sui due aeroporti. Ed è proprio il ponte di Halloween e del Primo novembre, il simbolo per antonomasia della destagionalizzazione dei flussi turistici in Puglia. Flussi che sempre più premiano musei, castelli, aree e parchi archeologici, se è vero che nel primo lungo weekend autunnale 2022 sono stati 10mila i visitatori dei siti culturali e archeologici. “Un record assimilabile al fine settimana di Ferragosto”, gioisce la Direzione Regionale Musei Puglia.
Sul podio i tre “Castelli di Puglia”: domina Castel del Monte con oltre 4000 persone, medaglia d’argento per il Castello svevo di Bari con 2500 presenze, a riprova delle performance vincenti dell’ultimo periodo. Complice il nuovo allestimento dedicato alla collezione della regina Margherita di Savoia, conquista la terza piazza il Castello svevo di Trani, con più di 1000 ingressi.
Intorno ai castelli, c’è un pezzo di Puglia da valorizzare e un indotto turistico in fase di crescita esponenziale. Va in questa direzione la scelta di candidare il Parco dell’Alta Murgia come ‘geoparco’ patrimonio Unesco: dalle orme dei dinosauri all’uomo di Neanderthal, passando per il Pulo e le gravine, il parco è uno straordinario crocevia in cui storia, archeologia e natura convivono armoniosamente. La comunità della Murgia ha scelto di candidare proprio la zona compresa tra Castel del Monte, Matera e Alberobello, tre pilastri già riconosciuti dall’ente internazionale.
Nel dossier inviato all’Unesco, tra l’inestimabile patrimonio artistico e monumentale di Altamura, c’è anche il teatro Mercadante, splendida cornice della seconda tappa del Cantatour, che porterà in scena l’11 novembre lo show-corrida del mattatore di Renato Ciardo. Lo spettacolo itinerante di Radiobari, supportato da Pugliapromozione e Regione Puglia, godrà di uno special guest attesissimo: Massimo Di Cataldo. Una location d’eccezione, quella del teatro Mercadante, di recente magistralmente ristrutturato e portato agli antichi splendori: l’edificio, la cui costruzione è cominciata a fine Ottocento in onore del musicista Saverio Mercadante, fu realizzato grazie a una sottoscrizione che coinvolse l’intera comunità altamurana. Lo stesso slancio, generosità e passione che oggi la città dimostra nei confronti del teatro e della sua programmazione.