Tra danza, movimenti fluidi, benessere mentale e musica, la disciplina innovativa “Kokoro no tenkan” arriva a Bari con uno speciale evento introduttivo, che ha lo scopo di far approcciare più persone possibili all’armonia di questa forma d’arte. La pratica è stata ultimata e migliorata dal suo creatore Fabrizio Ruta nel corso del lockdown, un momento delicato durante il quale il bisogno del contatto con l’altro era molto sentito da tutti.
“La k del logo è costruita usando l’ideogramma giapponese Kokoro, al quale abbiamo aggiunto due tratti rossi per creare la k”, speiga a Telebari Fabrizio Ruta, che da circa 40 anni pratica e insegna l’Aikido, un’arte marziale giapponese. “Ho iniziato a 16 anni per caso e me ne sono innamorato immediatamente”, racconta Fabrizio, “l’Aikido non ha gare o competizioni ma c’è una forte filosofia spirituale al suo interno, è come se San Francesco avesse creato un’arte marziale. Gli insegnanti dicono che praticarla significa calarsi nel conflitto per viverlo in maniera diversa, è più un dialogo che uno scontro”.
Proprio per lo stretto legame personale con l’Aikido, Fabrizio ha deciso di dare alla sua creatura artistica un nome giapponese, che significa letteralmente “conversione del kokoro”, il termine con cui si indica sia cuore che mente. Dal nome si intuisce che ad essere messo al centro non è solo il corpo ma soprattutto la mente, e, nonostante l’utilizzo della lingua giapponese, è una disciplina cosmopolita che abbraccia tutte le lingue del mondo, persino quella immaginaria dei nativi del film Avatar.
Fabrizio sottolinea però che questa sua nuova “arte evolutiva del contatto” non possiede gli elementi di combattimento tipici delle arti marziali, dalle quali eredita solo i principi filosofici, ma si focalizza invece su danza rituale e meditazione. Pur non essendo semplice da definire a parole, Fabrizio ce la descrive come un incrocio tra danza rituale, meditazione in movimento e yoga dinamico. Ad oggi il corso, che ha avuto molto successo, copre un range d’età vastissimo, che va dai 16 ai 75 anni, poiché è modulabile nell’intensità, anche se fisicamente può essere faticoso.
Domenica 13 dalle 10 alle 12 al PalaCarrassi il “Kokoro no tenkan” verrà presentato attraverso un incontro completamente gratuito, volto a far conoscere questa disciplina innovativa alla cittadinanza. Tutti sono invitati a partecipare attivamente e a non essere spettatori passivi: una particolarità del corso infatti, è quella di non prevedere esibizioni o saggi. “È una pratica per noi stessi”, conclude Fabrizio, “i movimenti sono armoniosi perché c’è armonia e bellezza dentro di noi, una bellezza che viene poi mostrata all’esterno”.