Tanti gli argomenti toccati questo pomeriggio in conferenza stampa dal ds biancorosso Ciro Polito. Queste le su parole.
IL BARI DOPO L’ULTIMA SESSIONE DI CALCIOMERCATO: “Il Bari ha un giusto mix di giocatori giovani, anche provenienti da categorie inferiori, ed esperti. Ha una base per costruire un futuro. Solo il tempo ci dirà chi saremo”.
CASO PORTANOVA: “Io sono una persona che non giudica, Portanova è un calciatore che non ha subito ancora una sentenza definitiva. L’ho valutato come un calciatore di grandi qualità e pensavo potesse essere utile a questa squadra. Con lui c’è stata solo una chiacchierata, non avevamo il contratto pronto. Poi è venuta fuori questa criticità anche da parte dell’ambiente e abbiamo interrotto questi contatti. Io faccio le cose per interesse del Bari, non mio personale. Sono tutte opinioni che rispetto, se il ragazzo ha sbagliato è giusto che paghi, ma solo il tempo potrà dirlo”.
RISORSE DELLA SOCIETA’ PER IL MERCATO: “Le risorse non sono importanti secondo me, conta quello che alla fine è stato fatto. Perché tante trattative nell’ultimo giorno? Perché il mercato di gennaio è un mercato di opportunità. Potevamo anche non far arrivare nessuno, non sarebbe successo niente. La squadra non è stata smantellata. Ho sempre detto che ci serviva una mezzala per una questione numerica, poi l’infortunio di Ceter mi ha portato a prendere un altro attaccante. Spendere non significa vincere e non dimostra il tuo reale valore. Siamo in lotta per qualcosa di importante e questo dimostra la bontà del nostro lavoro. Il modo di intendere calcio non prevede nomi o cifre importanti. Lavoro sulle qualità e sulle conoscenze dei calciatori. Ci sono società che hanno investito il triplo di noi e che sono sotto in classifica. Ho cercato di dare al mister quante più soluzioni possibili”.
SCHEIDLER: “Non si è espresso ancora al massimo del suo potenziale, ma aspettandolo potrà dire la sua. Il tempo ci darà se avrò ragione o meno”.
CAPRILE E CHEDDIRA: “In estate tutto può succedere, la volontà di Cheddira era quella di restare. Poi è chiaro che ogni calciatore vive di ambizioni personali, magari arriveranno offerte per lui da 7-8 squadre di Serie A e le cose cambieranno. Io per ora non ci penso, alla fine vedremo. Se saranno venduti lui e Caprile entreranno dei soldi nelle casse della società e noi potremo reinvestire. Può capitare anche noi di andare in Serie A e magari cambiano le carte in tavola. Difficile prevedere cosa accadrà in futuro”.
AMBIZIONI: “Stiamo già facendo qualcosa di importante, ed è sotto gli occhi di tutti. A Mignani non posso dir nulla. È chiaro che ci sono sempre margini per migliorare, però non ci scordiamo da dove veniamo e che siamo una neopromossa. Chiedo solo di restare uniti perché è inutile mettere apprensione alla squadra. Io stesso sono una persona molto ambiziosa, non è che giochiamo per perdere. Io potrei dire tranquillamente ‘andiamo in Serie A’, ma non serve a niente illudere la gente. Nel calcio non c’è niente di sicuro. La gente deve sapere che noi tutti vogliamo arrivare in alto, ma lo si fa con i fatti non con le chiacchiere”.
RIMPIANTI SUL MERCATO E FOLORUNSHO: “Rimpianti non ne ho, sono contento di quanto fatto. Folorunsho l’ho voluto fortemente, pensavo potesse essere un’arma in più e ad oggi possiamo dire che si è rivelato tale. In futuro potrebbe essere acquistato dal Bari anche se col Napoli c’è la stessa proprietà. Per ora ce lo godiamo noi”.
RINNOVO DI CESARE: “È l’anima di questo Bari, meritava il rinnovo per riconoscenza e per quello che sta dando in campo. Sarebbe rimasto comunque in società, ha grande senso di appartenenza e non ha mai fatto storie sull’ingaggio. È un uomo vero. È ripartito dalla D e chissà che non possa chiudere la carriera in categorie più alte”.
GALANO: “Era in partenza per permettergli di giocare di più, ma non si sono create molte possibilità per un suo trasferimento. Resta a disposizione, non è un esubero”.
ESPOSITO: “È un giocatore che ha commesso qualche errore ed è stato frettolosamente etichettato. Io con i giocatori comunico in un modo molto diretto, prima di essere ingaggiato è stato con me a Bari in ufficio e gli ho fatto capire che qui non c’è spazio per le teste calde. Ha grandi qualità e può dare qualcosa a questa squadra. È partito con un gol all’esordio, ma i conti si fanno alla fine”.
MORACHIOLI: “Era in scadenza di contratto col Renate, c’erano un paio di società di B interessate. Io lo seguivo da tempo e ho deciso di prenderlo subito in modo che potesse già cominciare ad abituarsi alla nostra realtà. Ho preferito prendere un giovane a titolo definitivo che un altro calciatore in prestito”.
IL COSENZA E MARRAS: “Marras è un calciatore come gli altri, è bravo tecnicamente e spero che i nostri lo tengano a bada. Effettivamente c’è una differenza di rendimento tra casa e trasferta, per questo bisogna alzare l’asticella e la cattiveria al San Nicola. È importante tornare a vincere tra le mura amiche per puntare sempre più in alto”.