Le parole del capitano biancorosso intervenuto, in esclusiva per noi, nel corso della trasmissione ‘Buongiorno Bari’ di questa mattina. Di Cesare, alla pari di Maiello, salterà la trasferta di domenica, alle ore 16.15, con la Ternana.
A Terni non ci sarà per squalifica. Quanto sarà difficile guardare i suoi compagni dalla tv?
“Sarà bruttissimo perché io soffro ancora di più a guardare le partite dalla tv. C’è ancora più ansia e tensione rispetto a quando sei in campo”.
Lucarelli, l’allenatore della Ternana, in settimana ha provato a caricare l’ambiente.
“Credo sia giusto così. Loro sono reduci da 7 partite senza vittoria ed è normale che il mister chiami tutti a raccolta. Noi però non dobbiamo preoccuparci delle sue dichiarazioni. Pensiamo a noi stessi. Dobbiamo stare attenti perché sono comunque una squadra di qualità. Mancano 9 partite alla fine ed è chiaro che tutte saranno difficilissime da affrontare. Dobbiamo dare il massimo per ottenere i 3 punti”.
Domenica in campo, molto probabilmente, ci sarà Zuzek al suo posto.
“Per me è migliorato tanto, con gli anni sono sicuro che farà veramente bene. Ha grandi qualità tecniche e fisiche. Deve solo star tranquillo e continuare così, è un bravissimo ragazzo che ascolta molto. Sono contento di averlo come compagno di squadra”.
All’andata con la Ternana finì 0-0.
“Avrei voluto tanto rigiocarla come sfida perché all’andata abbiamo fatto forse la prestazione migliore del campionato. Fu davvero un peccato non vincerla”.
Dopo questa partita ci sarà la sosta per le Nazionali.
“Sinceramente preferivo non fermarmi e continuare a giocare. La sosta non mi piace tanto, non mi piace staccare”.
Che ne pensa di Matino, l’ultimo difensore arrivato nel mercato invernale?
“A me piace come difensore perché è veloce ed è bravissimo nella marcatura a uomo. Per me anche lui è un buon calciatore nel suo ruolo, si impegna molto e sono sicuro troverà spazio prima o poi”.
Che idea si è fatto del calendario di Genoa e Sudtirol ora che mancano 9 giornate al termine?
“Io preferisco pensare al nostro percorso, poi c’è il Genoa che avrebbe dovuto stravincere il campionato e invece sta lì a soli 3 punti di vantaggio da noi. Giocare prima o dopo di loro per me non fa differenza. Dobbiamo pensare a noi stessi e crederci fino alla fine. La cosa più importante è non avere rimpianti. Io, un domani, non voglio guardarmi indietro e dire ‘ah, se solo avessimo fatto meglio’. Dobbiamo dare il massimo adesso e dobbiamo provarci fino alla fine”.
In questo momento al Bari si ‘rimprovera’ di essere diventata una squadra poco prolifica.
“Secondo me sono momenti che capitano all’interno di un campionato. All’andata capitò che facevamo tanti gol e subivamo tanto, poi verso la fine di quel girone ne facevamo meno e ne subivamo di meno. La verità è che siamo diventati ancora più squadra e abbiamo vinto o pareggiato partite che, secondo me, due mesi fa avremmo perso. Mi riferisco alle sfide con Venezia e Cagliari, per esempio”.
Del pareggio e della prestazione del Bari con il Frosinone, nell’ultimo turno, che analisi ha fatto?
“Ho sentito dire che si poteva fare di più. Io dico, invece, che bisogna essere intelligenti e capire chi si ha davanti. Erano anni che non mi capitava di affrontare una squadra così forte, ora siamo una squadra matura e abbiamo pensato a non subire gol per portare a casa almeno un punto. Il Frosinone è una grande squadra e merita di vincere il campionato. Se hanno 20 punti di vantaggio su Parma e Cagliari ci sarà un motivo. Hanno 3-4 giocatori di cui sentiremo parlare. Boloca è un giocatore straordinario ed è uno di questi”.
Di recente, insieme al suo compagno di squadra Mirco Antenucci, avete sostenuto l’esame da direttore sportivo a Coverciano. Che esperienza è stata?
“È stata un’esperienza bellissima, ho studiato cose di cui ignoravo l’esistenza. Adesso sia io che Antenucci aspettiamo l’esito di questo esame. Incrociamo le dita”.