In conferenza stampa le parole di Gregorio Morachioli.
Quanto avverte la mancanza del gol?
“Il gol aiuta, ti dà fiducia e sicurezza. Però non mi ostacola in campo nelle mie giocate, non è la rete la mia ossessione. Un assist per me vale quanto un gol. L’ultimo l’ho fatto con il Renate a Chiavari contro l’Entella lo scorso dicembre”
Adattabilità al modulo del Bari. Come procede?
“Ho cambiato posizione di partenza. Le mie caratteristiche sono da esterno classico, ma poi c’è partita e partita. Io mi metto a disposizione del mister allenandomi sia come seconda punta che come trequartista. In base alle gare può sfruttare le mie qualità come meglio crede. Poi sta a me imparare a mettere le mie caratteristiche all’interno del modulo adottato. Non vuol dire che il Morachioli che salta l’uomo sull’esterno non passa farlo anche dentro il campo”.
Cosa puoi dare alla squadra?
“Io posso dare una soluzione in più ad una squadra che ha tanti attaccanti forti in rosa. Siamo tutti giocatori freschi, con voglia di fare bene e lavorare”.
Passaggio dalla C a B. Te lo aspettavi?
“Sapevo di qualche interessamento, anche del Bari. Erano però interessamenti per giugno, non pensavo di partire così presto a gennaio. Poi mentre ero in viaggio per Pordenone arrivò la chiamata del mio procuratore e del direttore Polito. E’ stata una gioia immensa”.
Chi ti ha impressionato dei compagni?
“Ho visto qui tanti giocatori forti. Antenucci, Cheddira, Mazzotta, Maita, Maiello. Giocatori che vedevo solo in tv”.
La classifica di B rispecchia i valori visti in campo?
“Il Sud Tirol ha fatto bene, come noi. Questo è un campionato equilibrato, basta guardare chi c’è in fondo alla classifica. Noi siamo tra le squadre che stanno facendo meglio, ce la possiamo giocare con tutti. Abbiamo dimostrato di poter mettere in difficoltà tutti. Siamo una squadra forte, possiamo provarci sino alla fine”.
Chi è stato il mister che ti ha aiutato maggiormente?
Mister Dossena a Renate ha creduto in me. Poi giocando con continuità si acquisisce sicurezza. Poi se sono arrivato a Bari significa che il direttore Polito abbia visto in me qualcosa e pensa che possa starci in questo Bari”.
In cosa deve migliorare?
“Devo migliorare sotto l’aspetto realizzativo, giocare di più con i compagni e adattarmi a altre soluzioni di gioco. C’è da lavorare”.
Il mister ti sta sfruttando soprattutto per scardinare difese chiuse.
“Ogni minuto è oro. Va bene anche entrare quando siamo in difficoltà e gli avversari sono chiusi. Giocatori con le mie caratteristiche possono allargare spazi e ottenere superiorità numerica. Apprezzo la fiducia del mister”.
Il San Nicola pieno. Che effetto fa?
“Da tremare le gambe. Tanta roba”
Il suo rapporto con Benedetti. A la Spezia c’era con voi anche Zaniolo.
“Con Leo siamo cresciuti insieme, nelle stesse scuole. Nel mio inserimento qui è stato determinante. Siamo sempre usciti insieme a la Spezia, anche con Zaniolo. Ci sentiamo e ci ritroviamo appena torniamo a casa”.