L’UFC sta spopolando in tutta Europa: scopri come funziona e come si è evoluta la disciplina di Arti Marziali Miste più famosa al mondo
Lo sport individuale del momento è uno ed uno soltanto: si chiama Ultimate Fighting Championship (UFC), ed è la più importante organizzazione di Arti Marziali Miste (MMA) al mondo.
Questa “nuova” disciplina sta letteralmente spopolando in tutta Europa fra appassionati di tutte le età e genere. È brutale sì, ma anche estremamente dinamica e spettacolare. È quel genere di sport che, dopo aver visto un paio di mosse, ti vien subito voglia di provare.
Ecco quindi tutto quello che devi sapere sull’UFC e sull’MMA.
L’evoluzione dell’UFC
I primi episodi ufficiali e riconosciuti di arti marziali miste si sono visti negli Stati Uniti d’America oltre 20 anni fa. Inizialmente però, l’Ultimate Fighting Championship aveva un numero estremamente limitato di regole. In un primo momento assomigliava molto ad una tipologia di lotta brasiliana – sostanzialmente priva di regole e senza esclusione di colpi: calci, pugni, ginocchiate, testate e così via.
Proprio per via della sua brutalità e della sua assenza di limiti, le televisioni optarono per una soppressione di queste trasmissioni, impedendo così all’UFC e alle arti marziali miste di emergere e di arrivare anche nel nostro continente.
Tuttavia, ciò non fece altro che rimandare l’inevitabile. La Lega riuscì ad evolversi modificando il suo regolamento alla base. Negli ultimi 15 anni, l’UFC ha infatti scelto di adottare regole più severe, servendosi anche di commissioni atletiche. Risultato? Ben presto si lasciò alle spalle l’etichetta di organizzazione “bestiale” e priva di regole, ma anzi divenne anche una vera e propria promotrice di sport da combattimento – rispettoso e leale.
Le arti marziali miste divennero così socialmente più accettabili, riguadagnando visibilità televisiva e i favori delle critiche. Non solo quindi l’America; anche l’Europa conta oggi un numero sempre crescente di appassionati. Grazie a al nuovo regolamento, questa disciplina è riuscita negli anni ad affermarsi in tutto il mondo. E siamo solo all’inizio. Non a caso, oggi sono in continuo aumento anche i siti per scommettere la UFC: atleti, colpi, round, vittorie, titoli, e chi più ne ha più ne metta.
Il nuovo regolamento dell’UFC
Come anticipato, questo regolamento prende piede circa 15 anni fa partendo da discipline già famose e conosciute dal grande pubblico come il Ju-Jitsu, il Karate, il Taekwondo e la Kickboxing. Da qui, vennero quindi stilati i criteri principali, rendendo il tutto molto più chiaro, sicuro ed etico.
Per quanto riguarda le regole vere e proprie, i match di Ultimate Fighting Championship hanno una durata di 3 o 5 round – di 5 minuti ciascuno – a seconda del tipo di competizione per cui valgono; nel caso di incontri per il titolo o di “main events” si disputano 5 round, soltanto 3 invece per tutti gli altri match. Questa decisione è stata presa per favorire lo spettacolo e la meritocrazia.
Tutti gli atleti – divisi in categorie a seconda del proprio peso – si affrontano su un ring di forma ottagonale, denominato proprio per questo “The Octagon”, delimitato da una gabbia di metallo e da cuscinetti per proteggere i lottatori dalle parti più dure e taglienti di essa.
Ciascun incontro può avere diversi esiti, non semplicemente la vittoria o la sconfitta come in tanti altri sport. Nell’UFC, infatti, un match può terminare per:
- Sottomissione: un lottatore si arrende battendo più volte la mano sul ring;
- KO: un lottatore perde conoscenza a seguito di un colpo subìto;
- KO tecnico: l’arbitro interrompe l’incontro poiché si rende conto che un lottatore non è più in grado di difendersi nella maniera corretta, a causa dei troppi colpi subìti;
- Squalifica: un lottatore effettua in maniera intenzionale una mossa scorretta e proibita;
- No contest: un lottatore effettua in maniera non intenzionale una mossa scorretta e non permette così all’avversario di proseguire l’incontro;
- Causa di forza maggiore.
Al termine dell’incontro, se entrambi i lottatori sono ancora in piedi, la decisione finale spetta ai 3 giudici: ciascuno può votare per la vittoria di uno dei due contendenti o per il pareggio del match.