C’è un altro Bari all’inseguimento del sogno promozione. Parliamo della formazione ‘Primavera’ allenata da Federico Giampaolo. Chiusa la stagione regolare al secondo posto in classifica del ‘Campionato Primavera 3’, i ragazzi biancorossi hanno staccato il pass per le semifinali dei playoff dopo aver battuto i pari età della Juve Stabia. In attesa della gara di andata con il Potenza, in programma sabato 29 aprile, il tecnico biancorosso è intervenuto questa mattina nel corso dello spazio sportivo della nostra trasmissione ‘Buongiorno Bari’. Queste le sue parole.
Mister, avete cominciato nel migliore dei modi questi playoff battendo sia all’andata che al ritorno la Juve Stabia. Che momento sta vivendo la squadra?
“Stiamo bene, abbiamo finito il campionato arrivando secondi e con la Juve stabia abbiamo vinto entrambe le gare. Di conseguenza l’entusiasmo è alle stelle ed è giusto così. I ragazzi hanno bisogno di avere entusiasmo, anche se nello stesso tempo bisogna tenerli un po’ a bada perché la concentrazione deve rimanere alta. Sono soddisfatto di questi ragazzi perché riescono a capire l’importanza di questo campionato e di questi playoff. Dobbiamo solo continuare a giocarcela fino in fondo come stiamo facendo”.
Anche a livello di settore giovanile il Bari meriterebbe di giocare in categorie superiori.
“Per il blasone di questa squadra e di questa città sicuramente è così. Però ricordiamoci che questo settore giovanile è stato ricostruito da pochi anni dopo un fallimento. Il Bari dal punto di vista della ricostruzione ha fatto benissimo in questi anni, ci sono ragazzi dal grande potenziale. Io sono stato fortunato come allenatore perché ho trovato un gruppo di ragazzi mentalizzati, con grande voglia di raggiungere gli obiettivi. Sono soddisfatto perché tutti hanno avuto una crescita esponenziale, anche chi ha giocato meno. E questa non era una cosa scontata”.
Secondo lei sta crescendo in questa squadra la consapevolezza di poter raggiungere grandi traguardi?
“La società non ci impone di vincere il campionato, ma mi rendo conto che i ragazzi quando scendono in campo sentono di indossare una maglia importante e vogliono raggiungere obiettivi importanti. Indossare una maglia come quella del Bari, seppur a livello di settore giovanile, è una cosa molto sentita per qualsiasi ragazzo. I nostri hanno superato qualsiasi timidezza, nell’arco del campionato hanno reagito bene anche di fronte a momenti difficili. Fondamentale è stato anche l’apporto di staff e dirigenza, da Michele Lanzillotta al ds Ciro Polito che hanno incitato e motivato la squadra durante gli allenamenti. Dietro dei buoni risultati c’è sempre dietro un grande lavoro da parte della società”.
Quindi il direttore sportivo Ciro Polito si è affacciato spesso durante i vostri allenamenti?
Io penso che quando un direttore sportivo della prima squadra venga più volte ad assistere agli allenamenti e a parlare ai ragazzi del settore giovanile sia una cosa giusta e bella, conferisce grande senso di appartenenza a questi ragazzi. Li stimola. Ha riconosciuto anche il direttore l’attaccamento alla maglia di questi ragazzi che provengono tutti dall’hinterland barese o al massimo da altre province pugliesi. Siamo gli unici ad utilizzare esclusivamente ragazzi del territorio in questo campionato”.
Ora alle semifinali dei playoff affronterete il Potenza.
“Credo che sarà un ostacolo molto duro perché incontriamo una squadra allenata molto bene, in panchina c’è l’ex centrocampista del Milan Antonio Nocerino. Saranno due partite molto difficili, abbiamo questo piccolo vantaggio di giocare il ritorno in casa anche se in queste categorie non vale molto il fattore campo. Ma la stiamo preparando bene, sappiamo che possiamo farcela. Nello stesso tempo dobbiamo mantenere alta la concentrazione”.
A proposito di giovani, in prima squadra non può passare in secondo piano l’exploit di Gregorio Morachioli.
“Morachioli è la dimostrazione che se si ha occhio, in Serie C si possono pescare calciatori davvero interessanti. Mi ha impressionato perché salta l’avversario con una facilità estrema, è un valore aggiunto. È stato anche bravissimo Mignani a gestirlo nell’utilizzo, senza bruciarlo subito. Così come ha fatto con Dorval e Benedetti”.
Cosa ne pensa della nuova riforma della Federazione per aumentare il numero di giovani italiani nelle rose delle squadre ‘Primavera’?
“Una riforma fondamentale. Se noi guardiamo il Lecce che sta vincendo il ‘Campionato Primavera 1’, vediamo che ha una rosa piena di giovani talenti stranieri. Crescono per la maggior parte dei ragazzi che poi giocheranno per altre nazionali. Io penso che ci siano ancora giocatori bravi in Italia e penso che sia giusto che ci siano anche giocatori stranieri nei vivai, ma con un certo limite. È giusto avere sempre un equilibrio in tutte le cose”.