Queste le parole del direttore sportivo Ciro Polito in conferenza stampa:
FORTE, ATTACCANTE SFUMATO L’ULTIMO GIORNO DI MERCATO: “L’attaccante sarebbe arrivato con la partenza di Scheidler. Una questione che avevo risolto il giorno prima col Brescia, club che all’ultimo momento ha scelto altro. Poi avevamo trovato l’accordo col Cosenza e mi ero cautelato portando avanti la trattativa per Forte con l’Ascoli. Ho incontrato il suo agente alle 2 di notte, ma tutto era collegato alla cessione di Scheidler. Alla fine siccome poi si è complicata anche la trattativa col Cosenza, non potevo portare un altro attaccante. Alla fine il francese lo abbiamo ceduto lo stesso perché il mercato spagnolo chiude alle 22 e il ragazzo, qui, non ha dimostrato il suo valore. Devo fare ‘mea culpa’ per il suo ingaggio perché l’ho scelto io. Così ho preferito cederlo ugualmente, ma in prestito per rivalutarlo eventualmente. Per quanto riguarda Gliozzi, il primo settembre era in clinica a Monaco e non mi sembrava giusto prendere un calciatore infortunato. Poi dal Pisa hanno rivalutato l’accordo e le carte erano arrivate alle 20.02, io volevo comunque cautelarmi per gennaio. Infine noi non abbiamo mancato l’acquisto di un attaccante, ne abbiamo 7 con diverse caratteristiche. Ora ci sono più esterni per permettere al mister di adottare più soluzioni. L’attaccante non è solo la prima punta”.
DOPO LA FINALE PLAYOFF CON IL CAGLIARI: “Tutti noi veniamo da una stagione abbastanza forte, con una ferita aperta che resta nelle nostre anime. Mi ero preso una settimana di riflessione, avevo avuto altre opportunità. Ma ho scelto di ripartire qui con forza, poi per problemi familiari non ho vissuto un momento positivo sul piano personale”.
BUDGET SUL MERCATO: “La società ha stanziato un budget adeguato per la categoria, ma la prima cosa è il bilancio. Grazie alle cessioni di Cheddira e Caprile abbiamo mantenuto una grande solidità economica. Questi soldi li abbiamo usati in parte per i prestiti onerosi. Quello che conta di più è la sostenibilità, secondo me sulla carta abbiamo costruito una squadra più forte dello scorso anno. Poi sarà il campo a giudicare”.
TRATTATIVE: “Quando sono arrivato qui ho trovato un disastro a livello economico con calciatori che ancora oggi abbiamo sul groppone e di soldi ne sono stati spesi. Con me non abbiamo speso nulla e ho portato qui ragazzi importanti e giovani alla ribalta. Poi ci siamo rafforzati secondo me, Acampora è un grande giocatore, abbiamo inserito Koutsoupias e Frabotta, abbiamo riconfermato Maita. Da luglio avevo in mano Diaw che ogni anno va in doppia cifra ed è il sostituto ideale di Cheddira. Per prendere Brenno sono stato di notte a fare videocall perchè ogni giorno dal Gremio mi cambiavano le carte, ma alla fine ce l’ho fatta. Menez ho fatto 1000 km per incontrarlo, la sfortuna ha fatto la sua parte ma è un calciatore straordinario e non facile da rimpiazzare dopo l’infortunio”.
PRESTITI: “Noi siamo una società di Serie B e di solito in questa categoria si lavora così. Solo uno è secco e se gli altri mantengono le aspettative abbiamo la possibilità di prenderlo. Su quasi tutti abbiamo un diritto di riscatto a cifre accettabili. Se si dimostreranno da Bari, che merita più della Serie A, allora li prenderemo. Last minute si fanno i migliori colpi di mercato, farò sempre così”.
CESSIONI CAPRILE E CHEDDIRA: “Al primo incontro con la proprietà ho detto la mia, non mi piace rincorrere i giocatori che vogliono andare via. Loro avevano avuto tante attenzioni, a noi hanno dato tanto e qui erano arrivati da sconosciuti. Avevano la possibilità di andare in A ed era giusto accontentarli. Cheddira ormai è entrato nel giro della nazionale e non poteva restare in B. Ha rifiutato anche il Parma, era una semplice questione di categoria. La squadra senza di loro non ha perso la grinta, a Palermo l’abbiamo dimostrato. Fin quando sarò qui darò il massimo, non penso al futuro. Questa è una città che merita tanto. A volte sembra che si aspetti l’evento giusto per massacrarci. Io ci metto sempre la faccia, le cifre delle cessioni non le dico per rispetto della società. Abbiamo ceduto solo due giocatori, gli altri erano prestiti. Ora guardiamo avanti, non pensiamo a chi non c’è più. Abbiamo 18 giocatori di proprietà, a me piace vedere giocatori giovani talentuosi come Achik fare bene. Il Napoli era l’unica squadra disposta ad acquistare Cheddira, metre il Frosinone era l’unica realmente interessata ma non poteva acquistarlo e così si è sviluppata la trattativa via Napoli. Tre anni è un tempo congruo per pensare alla promozione, se non ce la faremo alla fine il primo che andrà a casa sarà il sottoscritto”.
SVINCOLATI: “Okaka l’ho contattato prima che finisse il mercato. Purtroppo oggi l’obiettivo di tutti è l’Arabia Saudita. Ho provato anche a contattare Modeste (ex B. Dortmund), ma ha preferito l’Arabia Saudita. Noi abbiamo bisogno di gente con il fuoco dentro. Se ci saranno le possibilità ho un nome in testa tra gli svincolati, ma non lo rivelo. Molto dipenderà dalle condizioni di Diaw. Ora abbiamo qualche difficoltà realizzativa, domani potrebbe cambiare questa cosa”.
ANTENUCCI: “L’ho chiamato e gli ho fatto delle proposte di rinnovo, ricordate che l’età passa per tutti. Anch’io ho smesso a 37 anni. Per lui le porte di Bari erano aperte. Ha una certa età e non potevamo garantirgli un certo minutaggio, poi è arrivata l’offetta della Spal e a 39 anni in C puoi essere ancora protagonista. Ha fatto una scelta di vita e va rispettata”.
STATISTICHE: “Lo scorso anno in vetta alla classifica c’erano le squadre che hanno subito meno gol, magari a vincerle tutte segnando una rete e subirne zero. Ma questi dati lasciano il tempo che trovano perché in Serie B c’è sempre tempo per salire e per morire”.
PORTIERE: “Brenno era il mio primo obiettivo e volevo prenderlo a tutti i costi. In Italia avevo pensato a Perisan”.