Dopo l’esordio in Coppa Italia con la Cremonese, il nuovo portiere biancorosso Boris Radunovic si è presentato ufficialmente in conferenza stampa. Queste le sue parole.
TRATTATIVA E ARRIVO A BARI: “È stata una trattativa complicata perché avevo un solo anno di contratto col Cagliari e volevo capire prima i loro piani, poi mi sono guardato intorno. C’erano molte squadre interessate a me, ma io cercavo una piazza che potesse darmi fiducia fin da subito perché lo scorso anno è stato molto difficile. Cercavo un’occasione per giocare titolare e per riscattarmi. Bari è la piazza giusta, perché qui c’è ambizione e spero di poter andare direttamente in Serie A già al termine di questa stagione con questa maglia”.
DIFFICOLTA’ NEL CORSO DELLA CARRIERA: “Quando arrivai a Bergamo ero giovane e di conseguenza mi hanno mandato spesso in prestito in altre squadre. Con la Cremonese mi sono rotto il crociato e dopo di ché mi ha preso il Verona. Lì sono partito secondo perché c’era Silvestri che in quel momento giocava da titolare. Poi ho avuto qualche problema con l’Atalanta a livello contrattuale e ho chiesto la cessione definitiva. A Cagliari inizialmente ero titolare, poi lo scorso anno mi ha condizionato l’inizio di stagione. Eravamo partiti in Serie A con una squadra incompleta e nelle prime giornate avevamo affrontato squadre forti, per questo non ho iniziato benissimo facendo qualche errore. Errori che ho pagato perché poi è stata data fiducia ad un altro portiere. Tutti commettono degli errori, poi ci sono società che ti danno fiducia e altre che ti mettono subito fuori”.
OCCASIONE DI RISCATTO A BARI: “Certo, io sono venuto qui per ripetere quanto fatto a Cagliari due anni fa. Voglio pareggiare i conti. Spero di raggiungere la A col Bari già in questa stagione. Vedere 60.000 persone ai playoff mi ha fatto capire l’importanza di questa piazza. Non possiamo sbagliare anche quest’anno, qui c’è un gruppo di bravi ragazzi”.
CARATTERISTICHE COME PORTIERE: “Ogni allenatore ha le sue idee. Ranieri non voleva un portiere in grado di impostare l’azione, Longo ha delle idee diverse ma per me non ci sono problemi. Mi adatto a fare tutto, anche a giocare con i piedi. Sono un portiere che ama comunicare costantemente con i propri difensori perché mi piace vedere una difesa ben posizionata anche quando non ci sono azioni offensive degli avversari”.
FUTURO DI QUESTA SQUADRA: “Vedo già una squadra pronta, sul pezzo. Siamo già un bel gruppo, poi in ogni caso il mercato non è ancora finito”.
PRESTAZIONE A CREMONA: “Tutto sommato è andata bene, ho avuto un’incertezza in un’occasione quando da fuori area volevo portare dentro il pallone per prenderlo con le mani e non mi ero accorto dell’avversario. Spero di non ripetere questi errori”.
RICORDI DELLA DOPPIA SFIDA AI PLAYOFF COL BARI: “Soprattutto la partita di andata è stata bellissima per me perché ho fatto delle parate importanti”.