Ricerca, educazione e formazione. Sono le tre linee di intervento della Federazione medico sportiva italiana ricordate, in occasione del 60° anniversario della fondazione dell’Istituto di Medicina dello Sport di Bari, dal presidente nazionale, Maurizio Casasco. Un’attività, quella della Fmsi, finalizzata a garantire la tutela della salute e l’educazione alla salute di chi pratica attività fisica, proponendo un “modello italiano” di eccellenza, frutto della sinergia tra sistema universitario, sportivo e legislativo. E in questa mission l’Istituto di Bari occupa un punto di riferimento importante sia in termine di attività che di presenza sul territorio.
Intitolata a Vito Accettura, uno dei pionieri della medicina dello sport, la struttura è ospitata oggi nello stadio della Vittoria. I 60 anni di attività hanno rappresentato l’occasione per riunire, oltre ai rappresentanti del Consiglio nazionale, anche esperti, amministratori e autorità sportive: tutti impegnati a garantire e a valorizzare la miglior assistenza possibile, perché la prevenzione – attraverso un’alimentazione equilibrata e una corretta attività fisica – rappresentano il modo più sicuro per restare in salute, indipendentemente dall’età.
Il memorial Accettura è stato consegnato a Nicola Simonetti, figura di riferimento per la galassia della medicina sportiva, da sempre impegnato nella diffusione dello sport come valore sociale. A fare gli onori di casa sono stati il direttore e il direttore scientifico dell’Istituto, Domenico Accettura e Andrea Cannone. Appalusi per l’esibizione della violinista Raffaella Rinaldi. Tra le autorità intervenute, anche il presidente della Regione, Michele Emiliano, l’assessore comunale allo Sport, Pietro Petruzzelli, il presidente del Settore giovanile scolastico della Figc, Vito Tisci, e il presidente del Coni Puglia, Elio Sannicandro.