Insegnare ai più giovani l’antica arte della barberia e aiutare le persone meno abbienti a curare barba e capelli. “Un taglio alla crisi” è il nome del progetto di Barbus, il salone per uomini nato a Bari nel 2017 da un’idea di Giovanni Panza. Il progetto, che fa parte del ventaglio di iniziative sbocciate nell’ambito di “Un negozio non è solo un negozio”, prevede l’acquisto di nuove attrezzature, la realizzazione di altre postazioni di lavoro e la creazione di una app che permetta ai clienti di prenotare online.
Grazie al finanziamento comunale, l’attività potrà anche garantire dei tagli di capelli gratuiti ai cittadini segnalati dai servizi sociali, e inoltre, come conferma a Telebari lo stesso Giovanni Panza, si impegnerà a coinvolgere i ragazzi e ad insegnare loro “il mestiere”. “I giovani si sono un po’ allontanati da questa arte”, ci dice Panza, “noi vogliamo che vengano qui e che si innamorino nuovamente di questo lavoro”.
Il gestore di Barbus infatti ci spiega amaramente che le nuove generazioni sembrano nutrire meno interesse nei confronti della barberia. “In giro al momento non c’è manodopera, ma noi vogliamo far capire che è un lavoro di prestigio”, continua, “e vogliamo dare risalto al nostro artigianato”. C’è spazio anche per il sociale ovviamente, affinché si possa restituire dignità alle persone che ne hanno bisogno.
Panza aveva in mente questa iniziativa da diverso tempo, ma grazie al bando adesso finalmente diviene realtà. “E’ un’opportunità bellissima data dal Comune di Bari alle attività esistenti che magari non hanno possibilità di investire in altro modo”, conclude, “considerando che anche i costi di gestione sono molto alti”.
Se siete curiosi di scoprire altro sul progetto “Un negozio non è solo un negozio”, qui avevamo parlato del banco solidale del Liabel Family Store e qui di un parrucchiere con nuovo spazio per ragazzi autistici.