Ad Altamura spuntano dei curiosi manifesti per supportare i La Sad a Sanremo: una trovata nata nell’ambito del Wallride festival come omaggio a Francesco “Plant”, l’unico componente pugliese della band. Creste scintillanti, museruole in pelle e tatuaggi, ma i La Sad sono molto più di questo. Il trio punk composto da Plant, Theo e Fiks si prepara a scioccare l’Ariston con dei testi tanto provocatori quanto estremamente aderenti alla realtà. Ed è proprio dalla città di Altamura che è iniziato il percorso di Francesco Clemente: “Abbiamo supportato Plant sin dall’inizio”, ci raccontano Donato Lorusso e Michele Loviglio del collettivo Wallride, “Francesco lo conosciamo da quando era un ragazzino e veniva a chiederci di suonare, dimostrava già un gran talento nel rap e per questo si è guadagnato il nostro rispetto, non potevamo non supportarlo dandogli lo spazio che si merita nei nostri eventi per far crescere la sua notorietà. Ormai sta raggiungendo vette nazionali e non possiamo che essere orgogliosi per questi suoi successi. Spinti dall’idea che questo ragazzo meriti il sostegno della sua comunità di origine, abbiamo fatto realizzare dei manifesti per far capire a tutti che Altamura di famoso non ha solo il pane, ma c’è un nostro fratello e figlio che sta per calcare il palco più importante d’Italia e merita tutto il supporto possibile”.
Donato ci spiega di aver fondato un negozio di skate e streetwear nel 2013, per poi dar vita successivamente anche all’ASD Sk8ong Team, un’associazione culturale e sportiva che promuove corsi di skatebord, e nel 2015 sboccia ufficialmente Wallride: “Wallride come collettivo nasce dall’esperienza ultradecennale di persone provenienti dall’ambito della street culture (graffiti, skate, breakdance, eventi musicali). Wallride è il nome del festival che ha unito questi percorsi in una manifestazione ormai alla sesta edizione. In quanto festival non si tratta solo di un evento musicale, ma di una serie di eventi volti a dare spazio alle differenti forme di espressione artistica giovanile”.
Ma in un mondo sempre più basato sull’omologazione dell’estetica, della musica e del pensiero, considerando anche la graduale scomparsa delle sottoculture giovanili, che tipo di ruolo ha l’operato del progetto Wallride nel cercare di portare ai giovani qualcosa di diverso e originale? “La nostra fortuna è quella di aver raccolto il testimone delle sottoculture che dagli anni ’90 pochi pionieri hanno avviato”, ci rispondono Donato e Michele, “mantenendo viva quell’attitudine ad esprimersi creativamente, nonostante un contesto sociale e culturale spesso avverso. L’esigenza di creare eventi è diventata fisiologica in quanto l’assenza di contenitori che rispecchiassero il nostro modo di vedere il mondo ci ha portati a rimboccarci le maniche e crearceli da soli. I nostri eventi si rivolgono soprattutto ai giovanissimi, attraverso momenti di espressione partecipata (Skate Academy, sketch session, laboratori, contest), in cui cerchiamo di trasmettere valori fondamentali quali condivisione, divertimento, inclusività, rispetto per se stessi e per il prossimo”. Le attività di Sk8ong e gli eventi di Wallride quindi, si propongono come occasioni interessanti per esplorare nuove forme di arte ed espressione che siano stimolanti, soprattutto per le ultime generazioni.
Riguardo ai La Sad infine, Donato e Michele ci dicono: “Aldilà della forma estetica, loro raccontano il disagio di una generazione, rappresentano la frustrazione di un pubblico che non ha voce oggi, ma che dovrà essere parte della società domani. Siamo felici che Sanremo abbia subito una trasformazione simile, avvicinando un’audience fino a qualche anno fa lontanissima”.