Il profumo del detersivo e del pulito, la chianca bianca strofinata scrupolosamente, ecco che cosa resta immutato nel tempo per le strade di Bari vecchia: a confermarcelo è Lina Amoruso (detta Lina Piccola), che in quelle vie ci ha vissuto, trascorrendovi parte della sua infanzia, un’infanzia immortalata da una splendida foto in bianco e nero.
Di questo scatto risalente agli anni ’60 Lina ricorda i dettagli, come se quei momenti fossero rimasti cristallizzati per sempre: assieme a lei nella strada dell’Arco Basso c’era anche la nota Nunzia, regina della pasta fatta in casa e dei social, simbolo ormai della pugliesità in tutto il mondo.
“Oggi ho 68 anni e all’epoca vivevo lì con mia nonna – racconta Lina a Telebari – Nella mia mente ho dei ricordi vividi delle signore che impastavano orecchiette, tagliatelle e cavatelli. Chi aveva la televisione apriva la porta di casa agli altri, ci riunivamo tutti assieme, eravamo una vera e propria comunità”.
Successivamente alcuni si sono traferiti altrove, come la famiglia della signora Lina, ma molti sono rimasti in quella strada, e hanno toccato con mano l’incredibile cambiamento che il centro storico ha subito negli anni: “grazie alla rivalutazione che ha avuto Bari, finalmente oggi per quelle vie si può camminare con tranquillità”, continua Lina, “vedo i turisti che si soffermano ad osservare la zona entusiasti, e io ne sono molto felice”.
Ed è stato così che, grazie all’aumento dei flussi di vacanzieri che esplorano Bari vecchia, chi impastava orecchiette e cavatelli sull’uscio del proprio sottano ha iniziato a produrre pasta da far assaggiare e vendere ai tanti visitatori, permettendo alle tradizioni locali di fondersi con la modernità della globalizzazione.