“Lo sleep coach è una sorta di allenatore del sonno, io sono nato nell’ambiente perché la mia famiglia possiede un’azienda di materassi. Poi ho iniziato a voler dare di più ai miei clienti, a studiare il sonno fino a certificarmi come figura specializzata, per far tornare a dormire bene gente che magari in questo momento ha difficoltà nel farlo”. Lui è Cosimo Sgobba, il giovanissimo putignanese impegnato sui suoi canali social nel divulgare la cultura del buon riposo, che ha regalato pillole sul tema e sfatato miti nel salotto della trasmissione Telebari Social Night. “Guardare i social prima di addormentarci fa male, io tifo per un buon libro, sono un tradizionalista sotto questo punto di vista. Ci sono delle motivazioni scientifiche che ci fanno capire come andrebbe evitato l’uso dei social quando si ha già la testa sul cuscino: una è la famosa luce blu del cellulare, la stessa che poi percepiamo al mattino e ci induce a svegliarci più che ad addormentarci; l’altra ragione è puramente mentale, perché in quel momento della serata la mente ha bisogno di spegnersi, necessita di avere meno input possibili per avere un sonno di qualità. Quindi stare lì a fare scrolling è una mitragliatrice di stimoli che rendono difficile l’addormentamento, dando come risultato un sonno di bassa qualità”. Il divulgatore pugliese ha poi spiegato che si stanno formando delle figure di sleep coach per i più piccoli: “Perché è un dato di fatto che i neogenitori abbiano sempre un po’ di difficoltà a far conciliare i ritmi notturni dei bimbi che sono completamente diversi da quelli degli adulti, da cui poi scaturisce l’insonnia”.
“Il pisolino è un elisir di lunga vita – chiarisce Sgobba –. Siamo naturalmente predisposti all’abbiocco postpranzo, proprio perché predisposti a una naturale finestra di accesso per dormire in quel momento della giornata e recuperare le energie. Quindi la siesta di 10-20 minuti è un Sacro Graal a livello mentale, un buster giornaliero che agisce sulla ricognizione della nostra concentrazione e prontezza”. Il coach spiega, però, che ogni caso va valutato singolarmente, sottolineando come chi invece riscontra “problemi di addormentamento e mantenimento del riposo durante la notte dovrebbe evitare il riposino per arrivare a sera con una fame di sonno maggiore”. “Andate a letto solo quando sentite che avete sonno e svegliatevi all’orario solito della sveglia, sfatiamo il mito della lunghezza del sonno – conclude –. Più qualità e meno lunghezza”.