DI FRANCESCO TERLIZZESE
Il suo nuovo percorso trekking inizia con un outfit e un equipaggiamento contrario ma totalmente a tema: giacca, pantalone elegante, due cravatte, tre camicie. Come già annunciato ai microfoni di “Buongiorno Bari”, e poi sui social con il solito carico di buonumore, Nico Colucci attore, performer di Noicattaro e creatore del blog “Il Cammino del Cretino” è partito per la Via degli Dei, percorso a piedi fra gli Appennini da Bologna a Firenze, stavolta con uno zaino particolare per una nuova impresa a cui il noiano non si è voluto sottrarre: compiere la traversata tra i due capoluoghi vestito ogni giorno con un completo elegante. Una richiesta che gli è stata fatta dalla sua community che, tra social e YouTube, conta più di 50mila iscritti e che segue le imprese da camminatore di Nico con la stessa autoironia e passione che contraddistingue i racconti e i video postati sul web.

Passione, quella di Colucci, che parte diversi anni fa da un ambito diverso rispetto alle avventure outdoor: il noiano, performer e danzatore sempre in giro per i propri spettacoli, a fine di una stagione teatrale del 2011, decide di raccogliere la proposta inconsueta di un amico e collega. “Un cretino si è preso la briga di proporre una follia nel momento in cui uno scemo passava di lì. Il cretino si chiama Michael Anzalone e lo scemo sono io”, dichiara proprio Nico. Si tratta di un percorso da compiere a piedi da Ravenna a Santa Maria di Leuca senza alcuna conoscenza del mondo trekking con un entusiasmo dirompente. Un’esperienza raccontata poi nel libro “Il cammino del cretino. Consigli utili al vagabondaggio” dello stesso Nico Colucci.
Dopo quell’esperienza, di vagabondaggio e di “cretinate”, Nico ne ha viste e sentite tante, tutte raccontate nel suo blog: il contenitore in cui, con un’ironia tutta pugliese, sono raccontate riflessioni e vengono dati consigli sull’attrezzatura da scegliere per chi vuole affrontare un cammino o consigli su come affrontare alcune tipologie di percorso in base alla tecnicità, uno spazio in cui si inseriscono i racconti di quella che è la modalità più antica di viaggiare. Tra malcostume e bellezze dei percorsi, tra interazioni e sfide social, i racconti di Nico ci arrivano in maniera autentica e ci lasciano un sorriso ricordandoci che basta davvero poco per viaggiare e per ri-scoprire la bellezza che ci circonda.
QUI L’INTERVISTA IN ‘BUONGIORNO BARI’: