“Ho pedalato per 460 chilometri, da Ancona fino a Bari, percorrendo la costa adriatica per una settimana. Sono arrivata ieri nel capoluogo pugliese, soggiornando in un ostello vicino alla stazione, e stamattina la mia bicicletta, purtroppo, non c’era più. Aiutatemi a ritrovarla”. A denunciare il furto è Antonietta Pasqualino Di Marineo, non una semplice turista amante dei viaggi in bici, ma la sorella di Pippa Bacca, pseudonimo dell’artista italiana Giuseppina Pasqualino di Marineo, morta il 31 marzo 2008 durante la sua, purtroppo ultima, performance itinerante Spose in viaggio, con cui si proponeva di attraversare in autostop 11 paesi teatro di conflitti, vestendo un abito da sposa, con lo scopo di promuovere la pace e la fiducia nel prossimo.
Nel corso del viaggio fu stuprata e uccisa a Gebze da un uomo che le aveva dato un passaggio. Uno caso agghiacciante di violenza contro le donne che scosse tremendamente l’opinione pubblica turca e italiana.
“Come mia sorella Pippa, ho sempre avuto una buona dose di fiducia nell’altro – spiega ai microfoni di Telebari Antonietta – , è uno dei valori che ci ha trasmesso la nostra famiglia. Anche per questo, dopo aver osservato la zona centrale di Bari in cui mi trovavo, rassicurata anche dal personale dell’ostello, mi sono fidata. Un finale a sorpresa che avrei voluto risparmiarmi”.
“Ho già fatto viaggi in bici più o meno lunghi, ho pedalato da Ancona fino a Santiago di Compostela, ma una cosa del genere non mi è mai capitata – prosegue la donna – . Quest’anno volevo viaggiare lungo la costa adriatica, inizialmente fino a Santa Maria di Leuca… ma poi ero molto stanca e quindi ho valutato di fermarmi a Bari, invece che arrivare in Salento. Ho sempre dormito nei campeggi, qui non c’era e ho dovuto optare per un ostello difronte alla stazione, di fianco al parco, a 40 euro a notte con altre 6 persone in camera. La bici l’ho lasciata fuori perché avrei dovuto pagarla e poi mi sembrava tranquilla come zona, l’ho parcheggiata legandola con 2 catene”.
Antonietta mostra anche le foto del suo mezzo a due ruote sui social, cercando di diffondere l’appello. “Si tratta di una bici anche abbastanza anonima, non è un ultimo modello, quindi neanche così desiderabile. Stamattina ho ritrovato le catene spezzate e la mia borraccia per terra, l’unica cosa che avevo lasciato sulla bicicletta. Mi sono recata dai Carabinieri per sporgere denuncia e poi sono tornata all’ostello, dove mi hanno detto che controlleranno le telecamere di videosorveglianza”.
Antonietta, ora in viaggio di ritorno a Milano, su un treno partito alle 13:55, va via da Bari con l’amaro in bocca, ma non dimenticando comunque di aver trovato una buona accoglienza. “In generale ho viaggiato bene, ho trovato sempre persone gentili, molti tratti erano su ciclabili o su stradine secondarie. L’unico neo resta il fatto che non vi sono campeggi in città, quindi non vi è la possibilità per chi affronta un tour in bici come il mio di dormire in tenda, quindi in condizioni non proprio economiche”.