Il campo che si trasforma in un’aula scolastica. La cartella che si aggiunge al classico borsone e, tra scarpe da calcio e accappatoio, ci si imbatte in libri di storia o matematica, con tanto di quaderni al seguito. Non è fantasia, ma si tratta dell’interessante novità che ha messo in atto il settore giovanile del Molfetta Calcio: una study room a disposizione di tutti i giovani atleti, con lo scopo di facilitare il completamento degli studi scolastici. Prima o dopo gli allenamenti, infatti, i ragazzi delle giovanili molfettesi possono mettersi comodi in una stanza adibita allo studio, con banchi e sedie, e svolgere i loro compiti in estrema tranquillità. Il fautore dell’iniziativa è Lucio De Censo, direttore tecnico delle giovanili del Molfetta Calcio, che ha messo in campo tutta la sua lunga esperienza.
Il progetto è nato per aiutare soprattutto i pendolari. “Questo progetto è nato perché nel nostro settore giovanile abbiamo tra il settanta e l’ottanta per cento di ragazzi che provengono da altre zone – dice a Telebari il direttore tecnico delle giovanili del Molfetta Calcio, Lucio De Censo -, tra cui Bari, Sannicandro, Trani, Barletta e Bisceglie. Abbiamo dato una bella possibilità ai numerosi ragazzi che, per varie problematiche, arrivano allo stadio in anticipo o che magari devono attendere a lungo il treno, l’autobus, o il genitore che li riporti a casa”. Una stanza accogliente, dunque, situata all’interno del glorioso stadio “Paolo Poli” e ben attrezzata per studiare. “Ci sono due grandi banchi a disposizione dei ragazzi – continua Lucio De Censo -. Molti di loro arrivano allo stadio con la cartella, studiano in tenuta d’allenamento e un quarto d’ora dopo sono già in campo ad allenarsi. Se poi, per esempio, devono aspettare il genitore che viene a prenderli, approfittano per studiare allo stadio invece di stare in tribuna senza fare nulla. Adesso è diventata una mania, anche perché i ragazzi amano stare nel nostro stadio e adorano questo momento di condivisione dello studio. Il nostro stadio è diventato un po’ come casa loro”. Il direttore De Censo ricorda quanto sia importante lo studio: “Ci tengo molto allo studio scolastico, non voglio che lo trascurino per il calcio. Dico sempre che il calcio è un punto interrogativo, mentre la scuola garantisce un futuro. L’educazione dei ragazzi è fondamentale”. “Siamo una bella e numerosa famiglia – conclude il direttore De Censo – e da questo nuovo anno calcistico abbiamo ben cinque squadre giovanili, dall’Under 14 alla Juniores, con circa 130 ragazzi e ventisette componenti dello staff, dal magazziniere al dirigente. In questo momento offriamo davvero un bel servizio, che bisognerebbe riportare in diverse realtà”.