“Cosa avete fatto oggi a scuola?”, è quello che si sente chiedere qualunque bambino in età scolare dai propri genitori, sin dalla notte dei tempi. E sin dalla notte dei tempi, la risposta (scocciata) dei figli è un secco ‘niente’. Attenzione, però, colpo di scena in quel di Polignano all’interno di questa classica trama scolastica: si invertono i ruoli e la fatidica domanda viene rivolta dai piccoli agli adulti. L’idea di ‘mandare i grandi a scuola’ è di Beatrice De Donato, preside dell’istituto comprensivo San Giovanni Bosco di Polignano e ideatrice del ‘Life Long Learning’. “Avevo fiutato la fame e sete di sapere che c’è in giro – dichiara De Donato – per cui ho avuto l’idea di proporre a tante persone di concedere un’ora gratis a settimana per insegnare una disciplina che padroneggiano“. Il Life Long Learning ha concluso il suo undicesimo ciclo ed è pronto a ripartire con la dodicesima edizione a inizio anno 2025 con tantissime discipline a cui gli adulti possono iscriversi, alcune continuative come i corsi di italiano, informatica ed inglese, ed altre che si inseriscono di anno in anno. “Filosofia, tedesco, cinese, ma anche cucito, uncinetto, chiacchierino, pittura… sono tanti gli insegnamenti che portiamo avanti – afferma Nina Centrone, Presidente del Centro Culturale ‘u Castarill’ in Polignano a Mare e Presidente del Life Long Learning di Polignano a Mare, di cui coordina i corsi – Parlo di ‘insegnamenti’, in quanto non sono soltanto saperi ufficiali, ma il nostro intento è tramandare anche tutti quei saperi che a livello istituzionale non esistono, ma fanno parte della tradizione”.
Non sarà sicuramente ‘niente’ la risposta alla domanda d’apertura. “Lo scambio che esiste tra insegnare e imparare aiuta la comunità, produce del bene anche per chi partecipa e chi dona quell’ora, che si sente gratificato; è una specie di volontariato laico”, continua De Donato. L’iniziativa del Life Long Learning ha riscosso tantissimo successo, tant’è che negli anni gli ‘alunni’ hanno anche tenuto mostre delle loro creazioni, come quadri esposti al ‘Castarill’ dopo i corsi di pittura, mostrando come la curiosità e il sapere abbiano una ricaduta importante sulla persona e sul territorio. “Come dirigente dell’istituto comprensivo il mio sogno è che i ragazzi si innamorino della scuola e che non reputino l’atto di studiare come una cosa da bambini. Un ragazzo che vede il pomeriggio la mamma o la nonna prendere la cartella per andare a scuola è qualcosa di straordinario, perché mostra l’esempio: non bisogna solo parlare e dire ai propri figli di studiare, ma farlo noi stessi. Grazie al Life Long Learning si tramandano saperi unici, non solo pratici e teorici, come l’importanza di essere accurato e avere la voglia di migliorarsi a qualunque età”. “I corsi si tengono nelle aule dell’istituto Don Bosco che dirigo – afferma De Donato – Ad ogni partecipante è chiesto un contributo di 10 euro per tutto l’anno che coprono l’assicurazione e il servizio di pulizia scolastico. Sono soldi simbolici che però nascondono una grande disponibilità dietro”.